CHAMPIONS, La Juve vince 0-2 a Oporto
Fonte: tmw
Quando non segnano Higuain e Dybala, quando Pjanic non ha punizioni ideali per trovare la rete col suo micidiale destro, quando non incidono le ali Cuadrado e Mandzukic e i difensori non possono fare la differenza deviando calci piazzati ecco spuntare le riserve. E che riserve.
Questa sera all'Estádio do Dragão la Juventus ha confermato di avere mille risorse per fare sue le partite. Contro il Porto, nella gara valida per l'andata degli ottavi di finale di Champions League, a ipotecare la qualificazione sono stati due giocatori partiti dalla panchina: Marko Pjaca e Dani Alves. Hanno sbloccato e chiuso la partita in una manciata di minuti, dal 72esimo al 75esimo. Hanno concretizzato una superiorità numerica che andava avanti dal 27esimo per il doppio giallo rimediato da Alex Telles e dato forma a una superiorità territoriale e tecnica mai in discussione.
In precedenza, però, i padroni di casa erano riusciti a fare muro. Anche grazie a un gol ingiustamente annullato a Dybala a inizio ripresa, la ripresa lusitana ha retto per oltre 70 minuti. Casillas e i difensori del Porto sono riusciti a frenare i titolari bianconeri, ma non avevano fatto i conti con coloro che s'erano inizialmente accomodati in panchina: entrato al 67esimo, Pjaca al 72esimo ha realizzato il suo primo gol con la casacca bianconera sfruttando un rimpallo nell'area avversaria. Entrato al 73esimo, Dani Alves a 15 minuti dal termine ha finalizzato l'assist di Alex Sandro e mandato definitivamente ko i padroni di casa. Un uno-due terribile che inchioda i troppo rinunciatari calciatori di Nuno Espírito Santo e lancia la Juventus. Una squadra dalle mille risorse.