CHIELLINI, Fidatevi dei giovani in azzurro
Fonte: gazzetta.it
Alla faccia dei bamboccioni. Giorgio Chiellini, 24 anni, anni rifiuta l’etichetta di "giovane". Inteso come calciatore. Una risposta a chi pensa che i talenti azzurri siano lenti a maturare. Dentro e fuori dal campo. Dice il Chiello: "Guardiamo gli altri campionati europei. Dove giocano da titolari tanti ragazzi. O la Spagna, che con gente della mia età ha vinto gli Europei". Il difensore della Juventus, l’unico bianconero in Nazionale ("solo colpa degli infortuni", dice lui), punta dritto sul Montenegro di Vucinic, dopo aver disinnescato Berbatov a Sofia. "Dobbiamo vincere, il pari in Bulgaria va bene solo se battiamo il Montenegro". Si assume le responsabilità sul campo e sul tema del giorno: violenza dentro e fuori dagli stadi. "La politica va tenuta fuori dal terreno di gioco, forse le punizioni per chi sbaglia dovrebbero essere più dure, andrebbero tenuti «dentro»". Ma è onesto quando risponde a chi gli chiede la spiegazione del perchè la situazione sia degenerata fino a questo punto: "Non lo so". E per ultimo tende la mano ad altri giovani (tipo Giuseppe Rossi) che come ha fatto lui nel recente passato sono pronti a dare il loro contribuito. Da subito. "L’ambiente che si respira in questo gruppo sembra quello dell’Under 21. Proviamo a farli sentire subito a loro agio. E Lippi è il primo a richiederci questo atteggiamento".
L’ALLENAMENTO - Operazione Montenegro, giorno secondo. La seduta della Nazionale inizia alle 10.45. Con una sopresa. Non c’è Giuseppe Rossi, già uscito in anticipo, dopo solo un tempo, durante la partitella in allenamento giocata ieri pomeriggio contro una rappresentativa giovanile del Lecce. In compenso c’è Quagliarella, al primo allenamento azzurro da sostituto di Toni. Pallamano, tiri in porta, tanto pallone. Parecchi gol. Per la gioia del pubblico, accorso numeroso (circa 2.000) a Galatina (20 km da Lecce) nonostante il giorno feriale. In tribuna tanti ragazzini, l’impressione è che la scuola sia stata battuta dalla Nazionale. Un brivido quanto si accascia a terra Nocerino: facce preoccupate, ma è solo una botta in testa. Niente paura.
ACCIACCATI - Alle 11.20 arrivano i rinforzi: dal tunnel degli spogliatoi escono De Rossi, Gattuso e Rossi. Ovazione dagli spalti e un coro "ringhio, ringhio" fragoroso. I tre acciaccati lavorano a parte, limitandosi ai giri di campo a ritmo blando. Poi stretching. L’impressione è che Gattuso non faticherà a recuperare. Se non fosse per la fascia azzurra sul ginocchio destro sarebbe difficile capire che è acciaccato. Molto "sciolto" anche Rossi, più prudente nei movimenti De Rossi. L’allenamento si conclude alle 12.15 circa, con l’ultima "scarica" di tiri in porta di Quagliarella, Perrotta e Di Natale, il festeggiato del giorno: oggi compie 32 anni.