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CINQUINI, Kokorin pronto per la A. In campo dà tutto

di Redazione FV
Fonte: Radio Bruno Toscana

Intervenuto sul probabile nuovo acquisto della Fiorentina, Aleksandr Kokorin, Oreste Cinquini ha parlato così: “Kokorin alla Fiorentina? Sicuramente Sasha, come viene chiamato, è un giocatore importante. L’ho avuto in 4 anni in Nazionale con Capello, ma anche allo Zenit con Mancini. Ha dimostrato a livello internazionale di essere un giocatore che in Europa può dire la sua. È veloce e tecnico, una seconda punta, anche se può fare benissimo la prima. Ama aggredire gli spazi. Il principale motivo per cui non abbiamo fatto bene allo Zenit è stato proprio l’infortunio di Kokorin. È stata una perdita molto grave. Ha un motore potente, l’unico difetto è il colpo di testa, nello stacco. Non ha lo stacco di Vlahovic o di Kouamè. Vlahovic? Sta giocando a vista d’occhio. Ma Kokorin ha leggermente le caratteristiche di Ribery, anche se il francese è più tecnico. Sasha ama la corsa e la profondità Ci sono anche degli anni di differenza con FR7. Con il serbo e il campione ex Bayern può fare molto bene. Kokorin pronto per il calcio italiano? Penso di sì, ha fatto un campionato del mondo e ha fatto le coppe europee. È un giocatore fortissimo. Controversie con la vita privata? Basta vedere la foto di Kokorin per capire che ha la faccia politica. Ha avuto un’infanzia difficile. Dopo l’eliminazione della Russia dai mondiali del 2018 ha organizzato un festino a Montecarlo, mentre a Mosca, lui e un altro giocatore hanno avuto una dura discussione con un alto esponente della Duma. Da questo però ha tratto insegnamenti. Io non ho mai avuto problemi con lui. È chiaro che questi due episodi lo hanno macchiato. Posso garantire che in campo non si risparmia. Kokorin e FR7 rischiano di pestarsi i piedi? È un problema che lascio a Prandelli. La Fiorentina ha fatto uscire Cutrone e magari cerca un altro attaccante importante da mettere a disposizione del tecnico. Situazione della Fiorentina? Direi che è stata esaltante la vittoria con la Juventus, ha portato fiducia e penso che con la Lazio avesse disputato una buona partita. Poi col Cagliari la vittoria è stata sofferta. Poi è arrivata la batosta umiliante di Napoli. Cesare è stato chiaro: bisogna essere più vivi e farsi rispettare”.