COMMISSO, Chiesa sta qui. Sul taglio stipendi...
Fonte: Radio 1
Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Sono le 8:00 di mattina qua, lavoro da casa. Sono qua da un mese, chiuso in casa. In New Jersey più o meno la situazione è come quella in Italia".
Forza e Cuore? "Abbiamo cominciato il 17 marzo e in tre settimane abbiamo raccolto oltre 800.000 euro che andranno agli ospedali fiorentini. Sono contento che sia dall'America che anche dall'Italia sia arrivato un grande contributo. C'è stato un grande supporto da parte degli americani all'Italia e a Firenze".
La Fiorentina? "Qualche settimane fa era un brutto periodo. Abbiamo avuto oltre dodici persone che hanno contratto il virus. Non erano in buone condizioni alcuni. Grazie al signore ora sono tutti fuori. I giocatori sono risultati negativi, sono quasi pronti tutti a ricominciare".
Sulla ripresa del campionato? "Penso che si vada verso la ripresa. La salute al primo posto, dopo viene il calcio. Ma penso che si dovrebbe ricominciare. Il calcio è un patrimonio. Non sarà facile ripartire in Italia dopo questa emergenza. L'economia è fondata sul turismo e non sarà più come prima. Può darsi che si possa riniziare il 4 maggio ad allenarsi, io spero. Quando si ricomincerà però gli stadi saranno a porte chiuse. Non rinizierà come vogliamo noi. E' importante che non roviniamo il nuovo campionato che verrà".
Taglio degli stipendi? "Ognuno deve fare la propria parte. I valori dei giocatori e delle società sono scesi del 30-40 %. Anche noi abbiamo perso decine e decime di milioni come Fiorentina. Stiamo parlando con i giocatori. Dopo la Juve, non siamo al punto di annunciare qualcosa di definitivo oggi".
Sullo stadio? In Italia siamo indietro sotto questo punto di vista. Ci sono stadi che non danno abbastanza ricavi e che non aiutano ad essere più competitivi. Quello che chiedo alla burocrazia italiana è di farci investire. Io non mi voglio mettere in politica. Trump ha annunciato che aiuterà l'Italia. Conte ha parlato bene di Trump e anche dei programmi americani televisivi. I problemi stanno arrivando pure qui. Stiamo andando in discesa in Italia, mentre in America ancora no. Io mi preoccupo più per l'Italia. Firenze senza turismo rischia di morire. Siamo vicini a Pasqua, al mio paese Marina di Gioiosa Ionica arriveranno dieci mila mascherine. A Firenze domani arriveranno oltre 5.000 uova di Pasqua che saranno dati agli eroi di questa situazioni, a medici e infermieri negli ospedali".
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