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COMMISSO, Stadio, sponsor, FFP e C. League...

di Redazione FV
Fonte: forbes.com

Rocco Commisso ha rilasciato una lunga intervista a Forbes in cui ha ribadito diversi concetti sulla sua idea di fare calcio con la Fiorentina: "Il calcio è nelle mie vene come nessun altro sport" ha detto. "Spero di essere trattato dai tifosi nel modo in cui li tratto io. Mi aspetto di andare a Firenze, molto spesso. Mi aspetto di partecipare ad alcune partite. Uno dei miei compiti principali è quello di soddisfare la fame dei tifosi. Mi piace distinguermi da tutti gli investitori nello sport che conosco in Italia e in Inghilterra perché nessuno di loro è venuto da dove provengo io. Ho passato molto del mio tempo a giocare a calcio e ne sono stato coinvolto per 60 anni. (L'investimento è) per lo più passione. Non sono nel calcio per fare soldi. Non voglio perdere soldi, ma non sono qui come uomo d'affari per fare soldi. Sono qui di più perché è il mio modo di restituire al gioco e all'Italia ciò che il gioco ha significato per me".

Sugli obiettivi: "Lo scorso anno ci siamo salvati all’ultima giornata di campionato, quindi l’obiettivo iniziale è quello di fare meglio della scorsa stagione. Oltre a questo non sto dando nessun obiettivo, soprattutto perchè non mi piace molto promettere e basta"

Sugli investimenti sul mercato dice: "Potrei facilmente mettere i soldi per comprare più giocatori, ma se non sono autorizzato, che senso ha?" Ha detto Commisso. "Chiaramente se siamo limitati a poter fare investimenti secondo i ricavi che generiamo, dobbiamo trovare modi per generare maggiori entrate. Uno dei problemi che abbiamo riscontrato nell'acquistare la Fiorentina è che c'è una grande quantità di giocatori ma non necessariamente la giusta qualità. Quindi dobbiamo vendere prima di comprare" inoltre torna sul concetto di circolo vizioso riscontrato nel FFP: "A meno che tu non abbia le entrate, non puoi comprare i giocatori e se non acquisti i giocatori, non puoi generare entrate".

Stadio nuovo? "Potrebbe richiedere anni" sottolinea Commisso che punta a fafforzare l'immagine internazionale della squadra e del suo campionato: "Non stiamo andando bene. I ricavi totali della Serie A in relazione alla Premier League sono circa un terzo. Siamo il quarto in termini di ricavi. E siamo anche dietro a Germania e Spagna. Al di fuori della Juventus, non esiste un club italiano che produca 300 milioni di dollari di entrate all'anno. I 20 club della Premier League (collettivamente) producono 5,4 miliardi di dollari. Commisso vuole seguire club come la Juventus nel tentativo di attirare più fan statunitensi. Crede anche che la messa in scena di una partita di serie A negli Stati Uniti sia una "grande idea", ma "ci sono molte considerazioni politiche che impediscono che ciò avvenga" (in Liga il Barcellona si rifiutò di giocare a Miami). 

"Il mio compito  -prosegue Commisso - è cercare di aumentare i nostri ricavi e il marchio, che inizia con sponsorizzazioni e ricavi commerciali. Ci sono poi alcune cose a breve termine che potrebbero essere fatte. Come qualificarsi per la Champions League. Ma è un mercato competitivo. Quindi penso che dopo un mese, sto lavorando anche di notte per essere in grado di cambiare radicalmente le cose. Se mi dai tempo, li cambierò".