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COMUZZO, Esordio, che sogno. Mi ispiro a Chiellini

di Redazione FV

Intervistato dal ritiro dell'Italia Under-19, con la quale oggi affronterà la Svezia in un match valido per la qualificazione agli Europei di categoria, il difensore della Fiorentina Pietro Comuzzo si è raccontato al portale Gianlucadimarzio.com. Ecco alcune delle sue dichiarazioni più interessanti: "Quando Italiano a Napoli mi ha detto di prepararmi, mi sono alzato e mi sono scaldato per 30". Non ho avuto neanche il tempo di capire cosa stava accadendo. Sono entrato in quei 7-8 minuti e siamo riusciti anche a segnare il terzo gol. Lì per lì non ci pensavo, dopo ho realizzato cosa significa esordire al Maradona con 60mila persone. Non è cosa da poco, un’emozione unica. Dopo la partita poi ho parlato con mio papà, che stava guardando la partita con mio fratello, e anche per loro è stata un’emozione bellissima dopo tutto quello che abbiamo passato quest’anno".

"Il mio rapporto col calcio? A  trasmettermi questa passione è stato mio padre, che faceva il portiere, anche se non a livelli eccezionali. All’inizio volevo fare il portiere come lui, poi sono diventato un difensore. Poi ho fatto il percorso anche con mio fratello e giocare a calcio è diventato ancora più bello di quanto non lo fosse già. Mi ispiro a Chiellini, non solo come giocatore, ma anche come persona. Magari ora anche Van Dijk come difensore moderno. Il soprannome "Soldatino"? Dai tempi dell’U16 mi chiamano così. È per il mio modo di fare, per il mio taglio di capelli corti e per essere sempre puntuale, preciso e attento. Cerco di non sgarrare mai e di andare sempre il più forte possibile".

"Obiettivi futuri? Alla Fiorentina spero di riuscire a trovare sempre più spazio con Italiano, che ringrazio: è stato coraggioso a mettermi in campo, ma avrà visto anche l’attenzione e l’impegno che ci metto negli allenamenti. Di obiettivi però non me ne pongo, perché tramite il lavoro le soddisfazioni te le togli, magari non sai quando e quali, ma prima o poi arrivano".