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CONTE, Taglio 4 mrd di tasse. Cassa integrazione...

di Redazione FV

Il premier Giuseppe Conte ha parlato direttamente da Palazzo Chigi non appena concluso il Consiglio dei Ministri sul Decreto-Rilancio: "È un testo complesso, sono oltre 250 articoli, ma parliamo di 55 miliardi, pari a due manovre, due leggi di bilancio. È un lavoro incredibile, abbiamo lavorato non solo con i ministri, ma devo ringraziare gli staff tecnici che hanno lavorato giorno e notte per portare a compimento questa fatica. Sappiamo che il Paese è in attesa, abbiamo impiegato del tempo, ma è stato non un minuto di più per un testo articolato. In totale abbiamo erogato misure per 4,6 milioni di lavoratori. Abbiamo registrato dei ritardi nella Cassa Integrazione in deroga: è una procedura di per sé molto farraginosa, concepita per un contesto ordinario. Ci abbiamo lavorato, e devo ringraziare tutte le Regioni, per trovare la soluzione più rapida. Confidiamo di recuperare il tempo perduto, abbiamo snellito questa procedura. I 600 euro questa volta arriveranno subito, perché abbiamo già in anagrafe chi ne ha beneficiato, e ci riserviamo di integrare questa misura con un ristoro di almeno 1000 euro. Tagliamo anche 4 miliardi di tasse, abbiamo sconti fiscali per ristoranti e teatri, per tutti gli esercizi aperti al pubblico che dovranno adottare misure anti-Covid. Rinviamo tutti gli adempimenti a settembre, aiutiamo le imprese e le famiglie”.

Spostamenti? "Per quanto riguarda il turismo, non accettiamo accordi bilaterali a livello europeo che creino percorsi turistici privilegiati. Sarebbe la distruzione del mercato unico, significherebbe che all’interno dell’Unione Europea un comparto del turismo, che in Italia contribuisce quasi al 13% del PIL, possa essere condizionato da accordi bilaterali: saremmo fuori dall’Unione Europea. Sugli spostamenti tra le Regioni, abbiamo avuto un incontro ieri l’altro: c’è questo tavolo permanente di confronto. Le Regioni ci hanno prospettato l’esigenza che questi spostamenti interregionali rimangano congelati o comunque limitati al massimo. Non abbiamo ancora adottato il nuovo decreto, ma mi sembra che si tratti di una richiesta, maggioritaria sebbene non unanime, ragionevole. In questa fase in cui ci avviamo a una ripartenza pressoché completa è bene, col piano nazionale che abbiamo elaborato, evitare troppi trasferimenti interregionali che potrebbero condizionare una valutazione della curva epidemiologica”.

Nuovo Dpcm: "Effettivamente siamo stati immersi nel Decreto Rilancio, quasi rapiti dalla fatica. Da domani inizieremo a lavorare al nuovo DPCM, le misure scadono per il 18 maggio e ne dobbiamo annunciare di nuovo. Visto che mi ci fa pensare, proporrò ai ministri di adottare questa volta un decreto legge, sarebbe la soluzione migliore anche perché siamo in una fase di allentamento, abbiamo la possibilità di adottare lo strumento del decreto legge”.