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CORVINO, Campionato aperto, Ljajic...

di Redazione FV

Pantaleo Corvino, ex direttore sportivo di Fiorentina e Lecce, interviene ai microfoni di Radio Manà Manà Sport, durante la trasmissione della mattina "Buongiorno Calcio". Tra i temi toccati il vertice del nostro campionato, alcuni giocatori, italiani e stranieri, arrivati nella massima serie grazie al noto dirigente sportivo, come Ljajić, la Roma e la possibilità di conquistare lo scudetto. "La mia previsione iniziale era che se la Juve avesse avuto la pancia piena, altre sei squadre avrebbero potuto approfittarne e lottare per raggiungere l'obiettivo delle prime posizioni - spiega Corvino - credo il calcio ad alti livelli si sia appiattito. Non ci sono la Juve di Ibra e Nedved, il Milan di un giovane Kakà e Inzaghi, la Roma di Totti e De Rossi con qualche anno in meno. Avevo pronosticato che squadre come Napoli, Fiorentina e Inter avrebbero potuto giocarsela se la Juve avesse avuto un momento di appannamento. La Roma, insieme alle altre, sta cercando di ambire al successo finale".

La Roma può continuare a tenere questo passo fino alla fine della stagione?
"Dopo due anni senza coppe, la Roma ha reagito, ha tirato fuori l'orgoglio, come hanno fatto i suoi campioni romani De rossi e Totti, insieme a un ottimo gruppo. L'orgoglio è alla base dei successi. Uno degli acquisti di quest'anno della Roma è Adem Ljajic, uno dei giocatori che lei ha scoperto e che ha portato alla Fiorentina quando era direttore sportivo. Pregi e difetti dell'attaccante. Giudico i giocatori anche dall'età. Adem è classe 1991, ha potenzialità straordinarie, fenomenali. Ha grandi qualità tecniche. E' poco più che ventenne, lasciamogli il tempo di maturare, considerando il fatto che ha anche cambiato ambiente. E' un ragazzo straordinario".

Perché il rapporto con la Fiorentina non è continuato?
"Non credo che i rapporti si siano incrinati. Quando Ljajic è approdato a Firenze è stato accolto con scetticismo, lo stesso che si riserva solitamente ai giovani sconosciuti che arrivano in una grande piazza. Una volta dimostrato il suo valore, Adem si è trovato in situazione contrattuale che lo ha portato a relazionarsi con il club, le due parti dovevano cercare la soluzione ideale per entrambi, alla fine si è optato per la cessione alla Roma".

Pochi mesi fa il nome di Corvino è stato accostato alla Roma per prendere il posto dell'attuale direttore sportivo Sabatini. E' stato contattato dal club giallorosso.
"Preferisco non rispondere. Intervengo poco in tv e in radio, il mio nome si sente poco, ho più l'arte del fare che del parlare. I presidenti che mi hanno contattato mi hanno ringraziato per la riservatezza".

Bolle qualcosa in pentola?
"Per tanti anni ho lavorato con continuità, mi sono concesso una pausa. Adesso aspetto in attesa di proposte".

Tra i tanti acquisti realizzati grazie a lei, da Vieri a Montolivo a Toni, da Jovetic a Cerci, da Behrami a Vucinic, a Ljajic e Nastasic, quale giocatore le ha regalato più soddisfazioni?
"Lo hanno fatto tutti, ognuno ha la sua storia, certo le più belle, come sempre, sono quelle che finiscono bene. Molti mi hanno dato grandi soddisfazioni: alcuni sono stati presi come potenzialità e si sono dimostrati qualità, con altri ho rischiato e ho avuto fortuna come nel caso di Luca Toni, acquistato a 10 milioni, che nel 2006 vinse la Scarpa d'oro".