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COSMI, Non so chi ha fatto l'impresa tra noi e la Viola

di Redazione FV

Dopo il pari contro la Fiorentina, il tecnico del Crotone Serse Cosmi ha parlato a Sky Sport: "Ho avuto un gruppo per 14 partite che, con assoluta certezza, mai avrei pensato potesse raggiungere certi livelli di gioco. Non casualmente questa squadra si esprime bene: dentro ha giocatori di assoluta qualità, che potrebbero fare la differenza anche in altre squadre. Oggi devo capire chi ha fatto l'impresa: noi a non subire gol o la Fiorentina a non farlo? (Ride, ndr). Resta il rammarico di certe partite sfuggite per una mancanza di mentalità. Io sono strafelice del lavoro fatto col mio staff, e sono anche soddisfatto. Oggi meritavamo la vittoria per le occasioni create, è stato bravo il portiere".

Cosmi in Serie A?
"La Serie A è la categoria in cui tutti ambiscono giocare ed allenare. Ancora oggi ci si diverte: la B è affascinante ma crudele e infinita. Ti stressa tanto. La Serie A ti permette ancora di più di esprimere le tue qualità. Ero curioso ma anche sicuro di poter esprimere il mio modo di interpretare il calcio. Mi ritrovo a capire che ci posso stare. Inevitabilmente però non ripartirò e quindi dovrò ricominciare".

Un desiderio?
"Ripartire dall'inizio. Con la società devo parlare, in questi due-tre giorni lo faremo e insieme capiremo cosa fare. Ma io ringrazierò in ogni caso questa società per avermi permesso di tornare a frequentare questo calcio. Avendo conosciuto le persone di Crotone, è stato devastante non averle allo stadio". 

Crotone pronto subito a tornare in A?
"Tornare su subito è difficilissimo. Si dirà già che la B è una A 2, poi scopri che le squadre che vanno in Serie A non sono pronosticabili. Forse il Crotone è avvantaggiato perché ha una società seria e non ha la presunzione. Restassero Ounas, Simy e Messias vi direi di sì, ma sembra non rimangano e quindi non lo so".

Lottare per non arrivare ultimi?
"Da fuori sembra un obiettivo stupido, invece era l'unico che potevamo perseguire. Chi è stato in campo sa quanto è più semplice giocare per i risultati: farlo sapendo che non ti darebbero la salvezza ma pensando alla dignità è molto diverso. Aver raggiunto il penultimo posto rende ancora più onore a questa squadra".