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CRISCITIELLO, Cassano vuole andare via da Milano

di Redazione FV
Fonte: TMW

La settimana che si è appena conclusa è stata interlocutoria. I "colpi" che tanto fanno sognare i tifosi li troviamo solo sulle prime pagine dei giornali; a sentire i diretti interessati, affari come Kakà-Maicon, Tevez-Inter e Aguero-Juventus non sono mai esistiti. Ci crediamo. Galliani continua a sbandierare ai sette venti che non farà nulla, se non un acquisto. Non ci fidiamo dell'Amministratore Delegato di Via Turati, perché è troppo bravo a mischiare le carte anche se sono sul tavolo e sotto gli occhi di tutti. Il Milan non è la Lazio, che parte con il botto già ad inizio giugno. Spieghiamo: è un complimento indiretto che vogliamo fare a Lotito, perché presentarsi con un biennale a Klose, ottimo parametro zero, vuol dire avere fiuto per gli affari ed essere bravi a muoversi prima. Ma a Milano trattative che nascono e muoiono in così poco tempo, seppur brillanti, non sono consigliabili. Se Galliani domani si presentasse con Ganso e/o Lamela, i tifosi fino a fine agosto vorrebbero qualcun altro. Ed invece a cavallo di ferragosto arriveranno anche i fuochi d'artificio nei pressi di Milanello. Questa squadra ha bisogno di rinforzi soprattutto al centro del campo ed in attacco, qualora dovesse partire Antonio Cassano. Lui vuole andare, lo dice da tre mesi, ma trovargli una sistemazione è pressoché impossibile. O ci pensa il suo agente, Beppe Bozzo, con un'altra magia o dovrà sapersi accontentare: vorrebbe tornare a Genova ma significherebbe passare per traditore con i doriani. La Fiorentina, che già tratta con Bozzo, per cedere Gilardino farebbe volentieri un sondaggio in caso di partenza di Mutu, a patto che il Milan contribuisse a pagare l'ingaggio. Beh, diciamolo: a gennaio, non è stata una grandissima idea portare Cassano in rossonero. Strasser è stato promesso al Novara, Merkel dovrebbe invece restare, stando alla promessa negli spogliatoi di Galliani, il quale però ha chiesto al giovane centrocampista più carisma per giocarsi il posto da titolare la prossima stagione. Occhio a Lamela, lo vedremo in Italia. Davide Lippi si è fatto furbo e, se prima ha fatto fare il giro dell'Argentina a Braida per seguire il talento del River Plate, adesso potrebbe piazzarlo alla Roma degli americani. Sabatini si è insediato e ha subito dato un'ottima impressione di sé. Noi lo conosciamo bene: è un gran scopritore di talenti e di calcio ne capisce, è stata la fortuna di Lotito. A Palermo si è tolto le sue soddisfazioni e ha preso i suoi buchi, ma per Roma potrebbe essere una carta vincente, a patto che non abbia già fatto voli pindarici.
Stiamo studiando la Juventus, le mosse di Marotta e del suo braccio destro Paratici. La verità è una: quest'anno non possono sbagliare un colpo, altrimenti tra un anno la Juventus sarà di nuovo punto e a capo ma con dirigenti diversi, dopo aver bruciato Delneri. La mossa di Pirlo ha aperto bene il mercato juventino, poi la scelta di Pazienza, il mancato riscatto di Aquilani e la cattiva gestione della trattativa Inler stanno facendo sorgere i soliti dubbi. La Juve deve costruire per vincere e soprattutto deve vendere per rinascere. Per Grosso c'è l'ipotesi Dubai, per Martinez la possibilità di andare all'Udinese, Motta ha un'offerta del Malaga: entro due settimane va fatta piazza pulita. A Conte serve un difensore ma non capiamo come mai nessuno abbia pensato ad Andrea Mantovani del Chievo Verona. Ancora relativamente giovane, duttile tra fascia e fase centrale ed in continua crescita ogni anno. Pioli lo vuole con sé a Palermo ma questo ragazzo sarebbe pronto per la Juve anche subito. Anche perché con i difensori che la squadra di Conte si ritrova, fatta eccezione per Chiellini, c'è poco da stare tranquilli.
Ultima riflessione sul Napoli. La società deve rendersi conto che il prossimo anno giocherà la Champions League: tetto ingaggi e diritti di immagine vanno assolutamente rivisti per alzare il livello di una squadra competitiva ma non eccezionale. De Laurentiis non può pretendere da Criscito che vada via dal Genoa e si decurti anche l'ingaggio. Il colpo che i napoletani sognano, prima o poi, dovrà arrivare.