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D'AMICO, Italia senza giovani? Non sono d'accordo

di Redazione FV
Fonte: TMW

"Non ci sono giovani all'altezza". Parole e musica di Cesare Prandelli nel parlare della convocazione di Gianluca Zambrotta. Il commissario tecnico ha lamentato l'assenza di prospetti interessanti per giustificare alcune scelte. TMW ne ha parlato con il procuratore Andrea D'Amico: "Non condivido il pensiero di Prandelli. Il problema siamo noi che non crediamo nei giovani, ma questo succede prima nelle squadre di club e poi in Nazionale. Basti pensare che lo scorso anno abbiamo perso con la Germania, ma era un'under21 straordinaria. Avessimo giocato cento volte non avremmo mai perso, basti pensare ai vari Balotelli, Giovinco, Consigli, Bocchetti, Criscito... La Germania poi ha portato tutti questi giovani ai Mondiali noi no, la Spagna ha vinto con una squadra di giovani, la nostra mentalità è sbagliata".

Quali sono i criteri per scegliere un giocatore?
"Non ce ne sono, di oggettivi. La nazionale - nel rispetto della tattica - deve prescindere da programmi ma basarsi sul giocatore che è in forma in quel momento e che gioca meglio. In questi giorni c'è stata polemica nei confronti del nome di Antonini, io penso che per quello che sta facendo al Milan e per l'esperienza maturata a livello internazionale meriterebbe una chiamata. Io vedo il ruolo come quello di selezionatore, i giocatori italiani sono in tutto il mondo e bisogna considerare chi al momento gioca meglio. Poi ogni allenatore ha la sua filosofia di gioco, normale che chiami chi è più congeniale".