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D'ANGELO, Paloschi utile ai viola. Il vero Gomez...

di Redazione FV

L'ex calciatore e allenatore in seconda del Chievo Maurizio D'Angelo ha commentato ai microfoni di Radio Blu i temi più attuali relativi a gialloblù e Fiorentina: “Paloschi? E' un giocatore che vede bene la porta, forte caratterialmente. A Firenze potrebbe giocare o non giocare, ma se chiamato in causa sono sicuro che si farebbe sempre trovare pronto e non deluderebbe le aspettative. Il Chievo? E' una società che sa fare mercato senza spendere troppo. Il calcio offensivo di Montella? Non è un buon periodo per il nostro calcio, sia dal punto di vista dei risultati sia da quello della qualità del gioco. La Fiorentina però è una delle poche eccezioni. La filosofia di gioco dell'aeroplanino è rischiosa, ma se a Firenze arrivano difensori top sicuramente ci sono le premesse per ottenere risultati importanti. Gonzalo e Savic? Si completano a vicenda: Savic è più un marcatore mentre Gonzalo spicca per le sue grandi doti di impostazione di gioco. Gomez? Gli attaccanti vivono di differenti momenti fisici e psicologici che vanno senza dubbio a incidere sul loro rendimento in campo. Gomez ha già mostrato il suo valore in passato, è un professionista serio che si impegna molto durante gli allenamenti settimanale e penso quindi che si tratti solamente di un periodo sfortunato per lui. Il 3-5-2 viola? Più passa il tempo più le cose si complicano, perché le compagini avversarie ti iniziano a conoscere e studiare. Tuttavia, lo spirito del gruppo gigliato è fondamentale. E' una questione di mentalità, serve trovare la forza per cambiare qualcosina a livello tattico ogni anno così da non risultare prevedibili. Un difensore che mi piace in Serie A? Romagnoli è un calciatore molto interessante. Ha personalità e potrà avere un futuro importante, così come Tonelli e Rugani. Bisogna dare più fiducia ai giocatori italiani, l'Atalanta in questo è un esempio. Servirebbe investire maggiormente sui giovani in Italia, sulla cantera come fanno in Germania per esempio. E' questa infatti l'unica maniera per stare al passo con le squadre europee. In Italia ci siamo fermati e siamo rimasti indietro di dieci anni”.