DAINELLI, Trasmetto viola ed esperienza ai giocatori
Fonte: Dall'inviato negli USA, Tommaso Loreto
Dopo l'allenamento della Fiorentina, direttamente dal centro sportivo del North Carolina, ha parlato Dario Dainelli, ex capitano viola inserito nello staff di Daniele Pradè. Ecco le sue parole, a partire dal rientro in Fiorentina, dette ai giornalisti presenti, tra cui l'inviato di Firenzeviola: "Provo tanta soddisfazione, sono stati anni bellissimi e sono orgoglioso di esserci stato da giocatore e le stesse sensazioni le provo ora che mi hanno richiamato da dirigente. Fine carriera? Sinceramente non ho fatto tanta fatica perché sono andato per le lunghe con la carriera di giocatore, poi diventare dirigente a Firenze ha aiutato sicuramente e sono stimoli nuovi e gratificazioni perciò sono tranquillo. Supervisore area tecnica? Sto tutti i giorni con la squadra, è un ruolo delicato perché starò appunto con i giocatori e farò da tramite con la società, con Pradè, Giancarlo e la proprietà. Poi ci sono gli aspetti tecnici e organizzativi, della preparazione e gli aspetti medici perciò devo vedere che tutto vada bene e se ci sono cose da migliorare e qualcosa che non va riferire alla società ovviamente. Conoscere l'ambiente aiuta a trasmettere senso di appartenenza? A diversi ragazzi ho detto proprio questo, perché dare consigli è difficile ma trasferire le esperienze che si sono già vissute è più semplice, loro si sentono consigliati da un fratello maggiore. La mia esperienza qui aiuterà perché capisco cosa può dare questa piazza ma anche le difficoltà, oltre alle dinamiche di spogliatoio vissute per 20 anni. Sensazioni da Commisso? Mi ha fatto un bell'effetto Barone, sia nella trattattiva che in viaggio a Moena, è disponibile e alla mano e ti mette a tuo agio, facendoti capire subito gli obiettivi e il suo pensiero. Poi l'altra sera ho conosciuto il presidente Commisso alla gara, che ha un approccio molto tranquillo e umano tanto che ha chiamato a sé diversi tifosi, è disponibile e faremo sicuramente bene. Trattativa? Diversi anni fa quando ero a Chievo ci fu un primo contatto con Pradè per riportarmi a Firenze e c'era anche Montella qui. La cosa non era andata in porto ma abbiamo continuato a sentirci. Poi nei mesi scorsi c'era stata la possibilità di tornare e mi ha chiamato mentre ero in vacanza. Sono tornato prima proprio dall'America perché ero felice della chiamata. Futuro da dirigente? E' presto dirlo ma per ora ho tanto entusiasmo"