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DE MAIO, Obiettivo Champions. Sousa e ADV...

di Redazione FV
Fonte: Radio Blu

Sebastian De Maio ha parlato di Fiorentina facendo un bilancio sui suoi primi mesi in viola, a partire dal ritorno in Italia: "L'Italia è la mia seconda casa, ormai sono più di 10 anni che sono qua. Ho costruito tutto qui, ho mia moglie, i mie figli e vedo anche il mio futuro in Italia. Sì è decisamente casa mia. Un primo bilancio? Per quanto mi riguarda è negativo. Gioco poco onestamente e come tutti i giocatori mi piacerebbe avere più spazio. So però di avere davanti giocatori di esperienza, che giocano in nazionale da tanto tempo insieme. Dovrò essere bravo a farmi trovare pronto quando il mister deciderà di chiamarmi. Sapevo di arrivare in una grande squadra e delle difficoltà dall'inizio. Sono molto sereno, molto tranquillo e non è un problema. Certo che vorrei giocare di più ma quando dai il massimo sei sereno e a posto con te stesso".

A quando il primo gol in viola? "Con il Genoa andavo sempre a saltare sui calci piazzati e ho segnato qualche gol. Per un difensore è sempre una bella gioia. Con la Fiorentina alla prima di Europa League sono andato vicino al gol ma il portiere l'ha presa. Comunque l'importante è giocare e fare bene, poi il gol se arriva è un regalo. Obiettivi Fiorentina? Abbiamo il dovere di far meglio rispetto a quello che stiamo facendo. Mi piacerebbe arrivare in Champions. Siamo una grande squadra, ho sempre visto la Fiorentina in alto in classifica e adesso che ci sono arrivato non voglio vederla dove siamo ora ma mi piacerebbe vederla nelle zone alte. Manca poco perché siamo lì e in caso di vittoria contro il Genoa saremmo a -2 dall'Europa. Credo ci manchi un po' di continuità".

Come ho vissuto il periodo in Belgio? "Qui sono sereno, lì no. Mi mancava la mia famiglia. Mia moglie non era molto motivata a stare in Belgio e l'occasione della Fiorentina non potevo farmela sfuggire. Non ho avuto paura, comunque la vita da giocatore è diversa. Certo vedere in strada tutti quei poliziotti non era bello ma paura io no. Mia moglie non era serena per me e allora non lo ero neanche io. La mia famiglia è rimasta a Brescia e spero che a gennaio possano raggiungermi qua a Firenze. Fiorentina può dare di più? Certo siamo tutti convinti di questo dal primo all'ultimo, dal più esperto al più giovane. Alterniamo partite buone ad altre negative, ci manca un po' di fiducia ma la si ottiene solo con la continuità. I fischi con la Samp? Vanno sentiti e trasformati in applausi. Un aggettivo per Sousa? Determinato. Sa quello che vuole. E' un allenatore molto nuovo per me, moderno. Mi piace il suo modo di allenare e intendere il calcio. Mio miglior allenatore? Gasperini. Per ora è lui, ho fatto tre anni insieme al mister e anche umanamente mi ha dato tanto. Non posso giudicare i 2 mesi fatti con Sousa. Spero di poter avere lo stesso rapporto con lui".

ADV? "Onestamente a me ha fatto un'ottima impressione. Lo sento molto vicino alla squadra, viene a trovarci prima delle partite. Non avevo mai visto un atteggiamento del genere da parte di un presidente e può far solo bene alla squadra. Cosa mi ha colpito della città? Ancora non ho visitato bene la città. Aspetto l'arrivo della mia famiglia per farlo. Compagni con cui ho più legato? Tutti in generale, ma direi nello specifico con Astori, Berna, Lezzerini e Tata. Sono loro con cui parlo e sto di più. Nazionale italiana? Mi piacerebbe come tutti i giocatori italiani. Adesso però non ci penso, voglio dimostrare di poter essere un giocatore della Fiorentina e convincerli a riscattarmi a fine anno. Quello è il mio più grande desiderio di quest'anno. Critiche a Gonzalo? Lo conosco da anni ormai. Giocando contro so che difensore è. A mio avviso molto forte, bella tecnica, cattiveria giusto. Le critiche vanno accettate per noi difensori, ma lui è un ragazzo molto umile e bravo. Ha l'esperienza giusta per farsi scivolare addosso le critiche".

Mancanza di leader? "Non è vero che ci manca un leader. Abbiamo molti giocatori di esperienza e quindi tutti alzano la voce nei momenti giusti. Con educazione e al momento giusto. Futuro Badelj? I procuratori a volte parlano per far casino. Lui ha detto che sta bene qua e se resterà saremo contenti. E' un giocatore molto forte. Corvino? Lui mi ha preso mi ha dato fiducia. Ho un bel rapporto perché è diretto. Ben vengano persone come lui, è un uomo sincero e mi ha fatto una buona impressione fino ad ora. Obiettivo viola? Se devo guardare a lungo dico Champions League o comunque far meglio dell'anno scorso. Arrivare in zona Europa sarebbe un buon risultato. Differenze Italia-EL? In Serie A c'è molta più tattica. Le squadre giocano per mantenere il risultato mentre in Europa è tutto più aperto e ci sono più spazi. Per noi quindi è più semplice perché giochiamo molto la palla. Idoli? Non ho mai avuto idoli nella mia carriera, ma mi sono sempre piaciuti Nesta e Maldini. Loro sono gli idoli di tutti. Giocatore francese? Ho sempre ammirato Zidane anche se abbiamo ruoli diversissimi. Trump? Secondo me non cambierà molto. La mia vita e quella della mia famiglia non cambieranno. E' vero che Trump fa un po' paura ma io guardo all'Italia e al nostro Premier. Canzone preferita? A te, di Jovanotti”.