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DE NICOLA, La Fiorentina crede nella Champions

di Redazione FV
Fonte: TMW

L'ultima giornata di Serie A ha regalato il sorpasso della Roma, in vetta, sull'Inter, ma anche la possibile esclusione del Milan dalla lotta e la non matematica, ma quasi certa, retrocessione del Livorno. Di tutti i temi emersi in quest'ultimo weekend di gare, per l'appunto, parliamo con il procuratore Nello De Nicola.

Partiamo da Fiorentina-Inter, una gara di cui si è parlato tanto
"Assolutamente non c'è stato del marcio. Era normale già prima della gara che la Fiorentina facesse la sua partita perché ancora credono nella Champions".

Una possibilità, però, assai remota

"C'erano ancora sei partite, quindi diciotto punti, pertanto almeno l'Europa League prima di tutto è un obiettivo. Il calcio, a volte, riserva stranezze: tutti erano convinti che il Milan battesse il Catania e la Roma facesse una passeggiata con l'Atalanta, mentre non è andata così. Il Milan ha recuperato un 2-0 e la Roma ha vinto anche grazie alla buona stella ed al suo portiere. Le partite sono tutte da giocare e, quindi, non c'è motivo per mollare. Non credo che i giocatori della Fiorentina e i Della Valle siano disposti già adesso ad abbandonare la rincorsa alle coppe".

Ma cosa sta succedendo in campionato all'Inter?

"Una squadra come l'Inter, con questi giocatori e questo allenatore, non dovrebbe nascondersi dietro alla fortuna. Penso che se vai sotto con la Fiorentina, ribalti la partita e ti fai di nuovo raggiungere ci sia da guardare un po' più in là. Bisognerebbe guardare se i giocatori stanno cercando alibi non veritieri o se Mourinho stia cercando di nascondere dei problemi a livello fisico parlando di complotti. Sembra si sia tornato indietro di qualche anno, quando si parlava di complotti che poi, viste le intercettazioni, non c'erano. Complottavano tutti allora".

Tutto questo può dare fastidio all'Inter?

"Ai calciatori sta entrando nella testa il fatto che ci sia sempre l'attenuante dell'arbitro. Forse è una cattiva gestione della situazione da parte della società".

A questo punto vede la Roma avvantaggiata nella corsa Scudetto?
"No, sono alla pari. La Roma può avere solo un vantaggio: quello di non aver la Champions League. I romanisti dovrebbero essere i primi tifosi dell'Inter perché più va avanti in coppa e più sono avvantaggiati. Questo è l'unico motivo per cui l'Inter può perdere il campionato".

Il Milan ormai ha gettato al vento tutte le possibilità?
"Quattro punti non sono un'enormità, ma contro il Catania si doveva vincere. Il Milan, comunque, credo abbia molte attenuanti, prima di tutte la mancanza di un giocatore come Nesta. In pochi possono avere due Nesta in squadra e personalmente spero si riprenda in fretta e vada in Nazionale. In definitiva non sono fuori dalla lotta, ma questo pareggio li allontana".

La Juventus, invece, come la vede?
"Credo che il loro problema sia in chi gestisce il gruppo. Non vedo una squadra pur essendoci grandi giocatori. A livello di singoli penso siano solo dietro l'Inter, ma bisognerebbe essere in società e vedere come il tutto è gestito dai dirigenti perché i risultati arrivano anche da qui".

Come si spiega il calo del Cagliari?
"Il Cagliari manca dei miracoli di Allegri fatti negli scorsi anni nel senso che il gruppo è sempre stato compatto e ci sono giocatori che meritano la A, ma certamente non sono campioni e senza la condizione fisica ad aiutarli possono soffrire".

Per il quarto posto, ultimo per entrare in Champions, c'è sempre il Palermo
"Anche la Sampdoria. Credo che con l'acquisto di Guberti abbiano trovato l'esterno in grado di saltare l'uomo e creare la superiorità numerica. Con lui hanno recuperato diverse posizioni in classifica e oggi credo sarà una bella lotta fra loro e il Palermo".

Il Parma vince a Napoli
"Non è altro che il lavoro di un allenatore che sa farsi seguire dai giocatori. Ci sta anche se il Napoli è una buona squadra, ma forse stava facendo qualcosa in più di quello che poteva".

Nelle zone basse il Livorno è già retrocesso?
"Credo che in difficoltà ci siano tutte quelle squadre nelle zone basse, ma se il poter recuperare posizioni vale per la Juventus allora vale anche per loro. Quella che sta dimostrando di poter lottare è il Siena. L'arrivo di Mezzaroma forse ha portato la tranquillità societaria che prima non c'era. Sarà comunque difficile un recupero anche se la sconfitta del Bologna in casa è molto pesante. Il Livorno non è matematicamente condannato, ma praticamente spacciato".

Cos'è mancato quest'anno alla squadra? Candreva?
"Non so, ma non credo che da solo potesse essere così forte da trascinare tutti gli altri. Forse c'è stata un po' di confusione, ma bisognerebbe essere dentro per capire. L'organico era comunque da squadra che poteva stare a metà classifica".

Quali sono le squadre pericolanti secondo lei?

"Le ultime tre sicuramente e il Bologna rischia. La Lazio, invece, con la vittoria di oggi ha fatto un grandissimo salto verso la salvezza".