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Dini: "Vincere col Lecce domenica prossima non ha più senso se si va avanti con Pioli"

di Redazione FV

Attraverso il suo profilo Facebook, Giulio Dini, avvocato, ds e osservatore, commenta così il momento nero della Fiorentina: "L’idea è quella di stare stretti e bassi per ripartire con le mezze ali, stasera gente di gamba capace di buttarsi negli spazi. L’Inter è squadra  coraggiosa che si sbilancia pure ma, quando serra la viola negli ultimi 35 metri, ha qualità per arrivare alla conclusione e forza per impedire le uscite di un centrocampo che ha muscoli ma poca misura. In effetti al 60’ De Gea ha già fatto 4 parate decisive. Nei frangenti in cui l’Inter allenta per rifiatare, riusciamo a trovare il passaggio per buttarci nella metà campo avversaria dove Kean soffre Bissek da morire e raramente gioca per e con la squadra. La presenza di Gud fa supporre che il centravanti ci debba dialogare ma così non è.

La sensazione è che sia solo una questione di tempo un po’ come quando venivamo a San Siro con Zuccheri e Bertarelli. E tutto avrei pensato quest’estate che saremmo andati a Milano per non prenderle. Entrano Fagioli e Fazzini per Sohm e Gud e tempo pochi minuti Calhanoglu fa secco De Gea con un bel destro da 20 metri. Non cambia nulla, anzi: Susic scherza mezza difesa e fa il 2 a 0 segnando il suo primo gol in serie A, specialità nella quale noi siamo campioni assoluti. Nel peggior inizio dell storia della Fiorentina ancora dovevo vedere un atteggiamento timoroso e conservativo di una squadra di questo valore economico.

È chiaro che, prima di tutto, è una questione di testa. Entra Dzeko ma, come accade spesso, è troppo tardi e c’è da arrampicarsi sugli specchi.
Al di là di come viene servito, Kean non salta più l’uomo come riusciva lo scorso anno e, quando gode di un po’ di spazio, continua a giocare come se avesse portato lui il pallone. Io non vedo più questa necessaria dipendenza dal centravanti visto che quando ha lo spazio per tirare, raramente è pericoloso. L’Inter però ha la forza di perdere e recuperare il pallone e comincia a gestire con serenità il doppio vantaggio. Rigore di Viti su Bonny lanciato in porta, doppietta di Calhanoglu e 3 a 0. Vincere col Lecce domenica prossima non ha più senso se si va avanti con Pioli. Non sono i risultati a stabilirlo ma il chiaro segnale che la squadra non è con lui. È un dato di fatto. Dispiace ma ora siamo noi che dobbiamo essere difesi e protetti".


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