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DON MAX, Berna mi deve una cena. Con Corvino...

di Redazione FV
Fonte: Radio Blu

Don Massimiliano, da anni cappellano della Fiorentina, ha parlato del ritorno del suo grande amico Pantaleo Corvino: "Il suo ritorno? Ci siamo sentiti per telefono e gli ho detto 'bentornato a casa', visto che anche lui sente Firenze come una seconda casa ma il rapporto era proseguito anche nel periodo in cui è stato fermo o era a Bologna perché ci siamo sentiti spesso soprattutto per gli auguri di Natale o Pasqua. A proposito di Pasqua ne parlavo con il vescovo già quando non era ufficiale e lui mi disse di dire a Corvino di recuperare la tradizione del Precetto Pasquale che molti ragazzi e genitori soprattuttoo del settore giovanile mi continuavano a chiedere. Penso che soprattutto per il settore giovanile sia una cosa molto bella. Nuova energia dal suo ritorno? Mi ha ridato nuova energia ma la fiducia e la speranza non le ho mai perse... altrimenti che ci starei a fare? -scherza - E' una spinta per me e per tutti. Sarò anche a Moena dove il 20 luglio sii terrà un incontro su sport e fede con campioni dello sport e credo proprio ci sarà anche una rappresentanza della Fiorentina, mi sono già sentito Rogg. Vediamo se riusciamo ad incanalare l'energia tutti nella direzione giusta, perché la voglia di crederci tutti insieme porta lontano come insegnano Leicester e Sassuolo, buon campionato e coppe fatte bene; magari la Coppa Italia può essere l'obiettivo dopo che dobbiamo mangiarci le mani per quest'anno visto il percorso delle altre".

Don Massimiliano è anche cappellano di Coverciano e segue sempre la Nazionale, come conferma lui stesso: "Sono stato diverse volte a Coverciano durante questo ritiro, a dire la Messa, a parlare con i giocatori, a confessarli ma anche a seguire gli allenamenti. Andrò anche in Francia qualche giorno, partirò domenica con loro, vedrò la partita con il Belgio e il martedì successivo ritornerò. Bernardeschi? Ho vinto una cena con lui perché già tre mesi fa gli avevo pronosticato che sarebbe andato agli Europei perché ho iniziato anche a capire che tipo valutazioni fa Conte sul piano tecnico e non solo. Sapevo che avrebbe apprezszato la voglia, la determinazione e la capacità di adattamento in campo che ha Federico nonostante l'età".