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DRAGOWSKI, Andarmene? Se non dovessi giocare...

di Redazione FV

Bartlomiej Dragowski, portiere della Fiorentina che in questi giorni sta vivendo la sua prima convocazione nella selezione maggiore della Polonia, ha così parlato alla testata nazionale Sport.pl: "Quando dissi che ero il settimo portiere a Firenze stavo scherzando, ma in pochi mi hanno capito: sono il secondo. Ora però sono cambiato: ho capito che devo parlare meno perché non tutti hanno il mio senso dell'umorismo e qualche frase può essere male interpretata. Alla Fiorentina ero arrivato per giocare ma ho trovato un muro e poi mi sono anche fatto male. Sto accumulando esperienza per crescere: le gerarchie sono chiare, e sono il dodicesimo dietro Lafont, ma aspetto la mia occasione. Se volevo andarmene? Volevo giocare, ma sapevo che avrei avuto poche occasioni. Dopo Lazio e Milan dell'anno scorso sono crollato. Ora ho più pazienza anche se non credevo che sarei stato così a lungo in panchina alla mia età. Mi avevano cercato da Spagna, Portogallo e Polonia ma per adesso sono rimasto. Via in inverno? Per ora penso solo al campo, ma chiaro che se non cambia nulla dovrò fare un passo in questo senso. Ma lo sanno anche alla Fiorentina che tenermi in panchina è inutile: non ne traggono beneficio né loro né io".

Dragowski ha poi raccontato un divertente aneddoto legato alla sua chiamata a sorpresa: "Quando Brzeczek (ct della Polonia, ndr) mi ha chiamato per comunicarmi la convocazione, gli ho attaccato la telefonata perché non avevo il numero. Poi mi ha scritto per messaggio e sono subito corso a richiamarlo".