DS BRESCIA, Il mio parere sul mercato
Fonte: TMW
In estate è stato vicino alla Lazio, adesso la affronterà da avversario. Gianluca Nani, direttore sportivo del Brescia, ai microfoni di TuttoMercatoWeb si pronuncia sul momento delle Rondinelle e su ciò che sarebbe potuto essere e non è stato, ovvero il suo trasferimento nella Capitale.
Nani, pensando a Brescia-Lazio non può non venire in mente il suo contatto estivo con il presidente dei biancocelesti, Claudio Lotito.
"E' stato un velocissimo contatto, però poi è soltanto rimasto un buon rapporto tra me e Lotito e quindi tra le due società. Ora penso a vincere la partita".
Da poche settimane avete richiamato Iachini, esonerando Beretta.
"Abbiamo sempre parlato bene di Iachini e del suo lavoro. Era andato via perché si sentiva l'esigenza di invertire in trend negativo, ma il suo lavoro è sempre stato riconosciuto. Beretta è subentrato in una situazione difficile e non ha avuto il tempo di affermarsi. Poi ci sono state due sconfitte importanti contro Chievo e Cesena che hanno fatto propendere al ritorno di Iachini. Ma sono entrambi ottimi professionisti. Iachini ha portato risultati sportivi dentro e fuori dal campo, con una promozione e ora speriamo che quest'anno faccia un altro miracolo".
Qual è la concorrente per la salvezza che temete di più?
"Noi stessi. Il Brescia ha dimostrato di saper produrre un buon calcio, ma servono anche i punti. Quindi dobbiamo migliorare sotto l'ultimo aspetto e quando faremo questo ce la giocheremo con tutte le squadre della parte destra della classifica. Dal Bari a chi ha 27-28 punti nessuno può abbassare la guardia".
Ha rimpianti legati al mercato invernale?
"Abbiamo fatto quello che volevamo e potevamo fare. Sono arrivati tre giocatori che reputiamo importanti. Poi si può sempre migliorare e fare il massimo. Per giudicare il mercato non vale la mia opinione ma il responso del campo. Il Brescia può operare in maniera diversa rispetto all'Inter che ha fatto grandissime operazioni".
Chi si è mosso meglio durante la finestra di riparazione?
"A decidere è sempre il campo. Quando hai un budget importante da spendere che ti consente di acquistare calciatori come Pazzini che è straordinario oppure Matri, è ovvio che sei facilitato. Le tre grandi hanno fatto bene, poi le altre hanno operato in base alle proprie potenzialità".
Invece ci si aspettava qualcosa in più dalla Sampdoria.
"No, non sono d'accordo. La Sampdoria ha fatto ciò che la società riteneva valido fare. Ha venduto giocatori importanti incassando benissimo e se questa era la strategia del club le cessioni hanno portato grandi risultati. Poi a decidere sarà, come sempre, il campo".
Una provocazione: se Lotito dovesse cercarla nuovamente, per giugno, cosa risponderebbe?
"In questo momento non voglio pensare a nulla che non sia la salvezza del Brescia. Noi dobbiamo focalizzarci sulla salvezza, non pensando ad altri elementi. L'unico obiettivo è la salvezza del Brescia e non dobbiamo pensare ad elementi che potrebbero creare disturbo".