DUNCAN/2, Berardi può far bene ovunque. Vlahovic...
Fonte: Radio Bruno
Alfred Duncan, centrocampista viola, si è soffermato anche su alcuni suoi compagni e sui temi di mercato: “Vlahovic è uno dei più forti in A. Davanti ci sono giocatori forti come Dzeko e Lautaro, ma Dusan è un 2000 e si vede che è un predestinato. Può arrivare ad alti livelli e siamo contenti di averlo con noi, vederlo tutti i giorni è spettacolare”.
Quanto è forte Domenico Berardi?
“Dico che è uno degli esterni più forti in giro, perché ha tecnica, vede la porta come pochi, ha fatto tanti gol in Serie A. Giocare con lui è stato un grande piacere, anche come compagno è uno disponibile, sia per la squadra che per lo spogliatoio. È completo e può fare la differenza ovunque vada”.
Lei ha cambiato numero di maglia, come mai?
“In passato, al Sassuolo, avevo già avuto il 32, ma qui inizialmente era occupato e così avevo pensato all’8, che però l’aveva già un grande giocatore. Quindi l’ho raddoppiato in 88. Poi sono voluto tornare alle mie origini riprendendo il 32".
Come si trova a Firenze?
“Sto da Dio. Poi ho abitato a Pescia, quindi venivo già qui tante volte. Lo stadio Franchi inoltre ti dà una gran carica... Mi sento a casa”.
Che partita dovrete fare contro la Salernitana?
“Penso che questa partita sia una delle più difficili che ci poteva capitare, basti pensare a ciò che è successo col Venezia o con l’Empoli. Queste sono le partite in cui bisogna essere concentrati al massimo. Se mettiamo la giusta cattiveria, le qualità verranno fuori. Mi aspetto una partita molto difficile e dobbiamo quindi preparaci al meglio per capire le difficoltà che ci possono capitare”.
Ribery è un pericolo in più?
“Sicuramente, conosciamo le sue qualità e sappiamo che ci può colpire in ogni momento: è il pericolo numero uno. È uno tra i più forti d’Europa, quindi ci vorrà la massima attenzione”.
Ha già indicazioni per la Coppa d’Africa?
“Per adesso non ci penso, ma sarebbe una cosa bella. Siamo in tanti a centrocampo a poter partire, ad esempio Maleh. Se parto anche io potrebbe essere un problema per la Fiorentina. Quando arriverà la convocazione vedremo cosa fare, dovremo gestirla bene e fare il meglio sia per la Fiorentina che per la Nazionale, organizzandoci con intelligenza. Non posso trascurare né una, né l’altra cosa”.