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DUNCAN, Ora do continuità. Futuro? Mi vedo a Firenze

di Redazione FV
Fonte: Radio Bruno

Il centrocampista della Fiorentina Alfred Duncan ha parlato così della sua stagione e dell'ultima vittoria a Napoli: "E' stata una gara bellissima. Giocata con grande personalità, Napoli ci porta fortuna. Ci siamo preparati bene e siamo tutti felici".

Fa piacere essere una sorpresa della stagione? "Io faccio sempre le stesse cose. Quest'anno sto dando continuità, in passato non l'ho avuta. Mi fa piacere, non mi dà fastidio".

Cosa è scattato? "Con Italiano ho sempre giocato, l'anno scorso un po' meno, venivo dimenticato. Ma era anche giusto perché chi giocava faceva bene. La squadra ha trovato la quadra dopo febbraio quindi ci stava non giocare. L'anno scorso è stata dura per me, ma non per la squadra. Abbiamo fatto due finali, ho lasciato da parte gli obiettivi personali e ho pensato solo alla squadra. Quest'anno sono arrivato con un'altra mentalità e ho fatto un bel lavoro questa estate che sta pagando". 

Non c'era spazio... "Non è facile quando uno non trova spazio. L'importante è dare il massimo quando uno viene chiamato in causa. Per un giocatore è vietato mollare".

Sul ruolo: "Dipende da come si interpretano i ruoli. Quest'anno di fianco ho Arthur, che ci detta i tempi delle giocate. Forse facilita anche il nostro lavoro in mezzo al campo. Mi reputo un centrocampista che sa fare quasi tutto. Non accetto di fare solo una fase. Quando serve ci vuole anche la qualità". 
 
L'allenatore chiede di tirare? "Il tiro da fuori non è una mia qualità, ma la sto allenando. Devo cercarla un po' di più".

Più bello il gol o l'assist? "Fare gol di testa non mi piace tanto, scelgo l'assist per esempio a Nico Gonzalez. Lui è un mostro quando salta. Per lui tra allenamento e partita non c'è differenza e questa è la sua vera forza".

Su Quarta che avanza: "Delle volte io non lo vedo neanche quando avanza. Come il gol di Brekalo a Napoli, non ho visto che era lui che aveva preso palo. Lui quando vede lo spazio si inserisce. Sta facendo un lavoro straordinario, speriamo che continui così". 

Si sente leader? "Cerco di dare consigli ai giovani. Noi impariamo tanto da loro, ma altrettanto cerco di ricambiare. I ragazzi che sono qui sono tutti umili. Vedi Kayode, ha fatto un grande miglioramento, ma anche Comuzzo e Amatucci".

Sul futuro: "Non so se la Fiorentina sarà il mio punto di arrivo. La società mi ha dato tantissimo. Io abito qua vicino, ho comprato casa a Firenze. Nel mio futuro penso di vivere a Firenze. Poi sta alla società capire se è opportuno allungare il contratto o meno. Io non ci penso, penso solo al campo. Sarebbe anche un peccato non allenarsi più al Viola Park".

Cosa si porta dietro dalla stagione passata? "Bisogna imparare dagli errori, a saper perdere. L'anno scorso perdere le due finali ci ha fatto male. Giocare in Europa porta via molte energie, però è bello giocarci. 

Sulla Conference: "E' ancora lunga, c'è da fare più punti possibile. L'anno scorso abbiamo iniziato peggio, possiamo però fare meglio".

Sull'Empoli: "La partita è diversa da quella contro il Napoli. Ci vuole attenzione e voglia di fare risultato. L'Empoli ci mette sempre in difficoltà, sarà dura". 

Sul rapporto con la Toscana: "Mi sento toscano perché ho la residenza qui da quasi 17 anni. Sono orgoglioso di vivere qui. Abito a Pescia, ho trascorso molto tempo in Toscana". 

Sull'addio alla Nazionale: "Ci ho messo un bel po' per prendere questa decisione. Volevo dare l'addio, ma la mia famiglia mi diceva di ripensarci. Quando manca il rispetto le cose cambiano. Non riuscivo più a sopportare questo perché durava da anni, sono stato molto male. Dopo la decisione che ho preso l'anno scorso, ho una pace incredibile con me stesso. In questo momento sto passando il momento più bello della mia vita. Ho pensato tanto alla Nazionale, ora penso solo alla Fiorentina e alla mia famiglia e sto molto meglio". 

La Champions? "Non sento e non vedo. Per noi stare in alto in classifica significa essere rispettati. Giocare contro club che sulla carta sono inferiori diventa sempre più complicato però. E' ancora presto per parlare di obiettivi". 

Un compagno in difficoltà da aspettare? "In questo momento manca qualcosa a Nzola, gli mancano i gol. Sta cercando di riscattarsi. Sa che per noi è decisivo. Lo aspettiamo e speriamo che presto dimostri quello che sa fare, ci può dare grande mano ".