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DURANTE, Dal Brasile vi consiglio Alan Patrick

di Redazione FV
Fonte: TMW

A Tuttomercatoweb parla Sabatino Durante, agente Fifa esperto di calcio sudamericano. Il procuratore perugino si pronuncia su Paulo Henrique Ganso del Santos, accostato in questi giorni, con insistenza al Milan e individua proprio nel vice del talento brasiliano un talento da seguire.

Durante, tanti quotidiani accostano Ganso al Milan. Lei ci crede?
"Per Ganso ci vogliono tanti soldi. Se Berlusconi decide di aprire i cordoni della borsa allora può portarlo in rossonero perché è un giocatore da grande squadra. In quel ruolo il Milan ha avuto Kakà e Ganso un giocatore di quel livello, però per le italiane, arrivare a Ganso, è difficile perché costa tantissimi soldi. Pensate che invece nel 2008 costava appena 280.000 euro. Il problema è che i nostri direttori sportivi fumano tante sigarette e vedono poco calcio, all'epoca anche il mio autista diceva che Ganso era un fenomeno, adesso se ne stanno accorgendo tutti, ma il calcio bisogna vederlo. E poi non credete che sia così facile portare in Italia i giocatori brasiliani già affermati, il Brasile non è certo il terzo mondo. Pensate che i giocatori del San Paolo guadagnano circa i nostri 1,2 milioni netti a stagione e che Bruno, portiere di cui si è tanto parlato e che adesso si trova in carcere gudagnava circa 250.000 euro al mese. Per portare via dei giocatori importanti ci vogliono tanti soldi: il Catania ha provato a prendere Diego Souza, ma appena ha visto quanto guadagnava all'Atletico Mineiro si è tirato indietro. Quando i calciatori in Brasile diventano affermati o apri la borsa o non li porti a casa".

Lei per adesso si trova in Brasile, c'è qualcuno che si è messo in luce più degli altri?
"Ci sono tanti buoni e discreti giocatori. C'è Neymar ma non lo scopro certo io, è una stella e vedremo se riuscirà a fare una carriera eccellente come qualcuno auspica, vedi Real Madrid e così via. Ecco, se qualcuno avesse preso Neymar a sedici anni lo avrebbe pagato per circa quattro milioni come ha fatto l'Inter con Coutinho, oggi invece ci vogliono circa quaranta milioni di euro e al Santos guadagna circa cinque milioni a stagione perché è un uomo immagine".

Insomma, è impossibile portar via Neymar.
"A portarlo via ci possono riuscire solo delle squadre che a volte fanno delle follie per discorsi elettorali come è stato fatto per Kakà al Real Madrid oppure il Manchester City che ha tanti soldi. L'economia brasiliana è in grande espansione, pensate che sabato scorso sono venuti a trovarmi alcuni agenti inglesi, uno di loro ha preso un cappuccino e lo ha pagato i nostri 3,50 euro, oppure un bicchiere di vino rosso, cileno o argentino e quindi di importazione da pesi non lontani costa i nostri 7,50 euro. Chi viene in Brasile si meraviglia perché pensa che sia ancora il terzo mondo e invece non è così. Però un giocatore che mi ha impressionato c'è".

Ovvero?
"Alan Patrick che al Santos è il sostituto di Ganso. Se Ganso vale dieci Patrick vale nove e in prima squadra gioca da veterano".

Spazio a Coutinho: ne ha sempre parlato bene, però per adesso fatica ad imporsi.
"Coutinho è fortissimo, il problema è che non sta giocando nel suo ruolo. Lui è un trequartista alla Zico o alla Baggio, in questa Inter che cerca un'identità tattica spesso gli tocca giocare sulla fascia dove non rende al meglio e poi i nerazzurri stanno vivendo un momento negativo, quindi ci sta che un giovane di diciotto anni non si esprima al massimo. Chi capisce di calcio sa che Coutinho è tanta roba e se Benitez lo manda in campo è perché questo giocatore ha qualità eccellenti. Coutinho, in una squadra di secondo livello sarebbe titolare fisso. E' talmente un ottimo giocatore che il ct del Brasile lo convoca in Nazionale e quando parliamo del Brasile bisogna far notare che ci riferiamo al top del calcio, nella vita contano i curriculum e la Seleçao è la nazionale che ha vinto più di tutti, non facciamo come gli inglesi che hanno vinto un Mondiale non con pieno merito e credono di aver inventato il calcio. Il Brasile è il Brasile e se uno veste la maglia verdeoro c'è sempre un motivo, poi Coutinho al di fuori di ogni lobby: è un talento straordinario e verrà fuori perché come lui ne nasce uno ogni tanto".