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F. SPECIAL, Il documentario al festival del calcio sociale

di Redazione FV
foto ACF Fiorentina

Storie diverse che partecipano alla storia di una squadra sempre vincente, anche quando in campo perde. È questo il cuore del documentario sulla Fiorentina Special curato da Davide Lemma per ACF Fiorentina e Mashfrog Production e proiettato per la prima volta oggi durante il Festival “Calcio Comunità Educante”.

Primo festival del calcio sociale in Italia, organizzato da Angeli Press presso la Comunità Incontro di Amelia, Terni, l’evento è nato con l’obiettivo di esaltare l’importanza dei valori di solidarietà e inclusione tramite lo sport e la socialità, con interventi di ospiti istituzionali e del mondo del calcio nazionale. Una cornice ideale in cui raccontare come i calciatori diversamente abili della Fiorentina Special trovano in QuartoTempo un luogo aperto a tutti, in cui il calcio si fa strumento di partecipazione e di crescita, personale e collettiva, anche fuori dal campo.

La prima assoluta del documentario c'è stata giovedì pomeriggio al Viola Park, alla presenza del Presidente Commisso, del dg Ferrari, del ds Pradè, delle prime squadre maschile e femminile, di tutto il settore giovanile, i dipendenti del Club e tutti gli ospiti di Quarto Tempo.

“Il documentario non ha la pretesa né l’intenzione di approfondire i temi della diversità - spiega il regista Davide Lemma -ma si presenta come il tentativo di restituire al pubblico l'atmosfera di uno spogliatoio in cui non c'è omologazione e ipocrisia, in cui la professionalità dei tecnici è altissima e l'agonismo è molto sentito ma vige un unico presupposto fondamentale e inderogabile: il divertimento”.

Il presidente Rocco B. Commisso, felice in mezzo ai ragazzi di Quarto Tempo, sottolinea: “Quando io e la mia famiglia siamo arrivati alla Fiorentina ci ha subito colpito la realtà delle nostre squadre special. Mi emoziona il loro impegno, il loro entusiasmo, il loro modo autentico di vivere il calcio, per questo abbiamo cercato di non far mancare il nostro sostegno e di supportarli con continuità nel quotidiano. Era un progetto molto amato anche da Joe Barone che aveva con questi ragazzi un rapporto davvero speciale”. "Questo documentario e i suoi protagonisti interpretano alla perfezione il vero senso dello sport - è invece il pensiero del dg Alessandro Ferrari - sempre più raro da incontrare. Tutto nell’abbraccio di una comunità in cui la diversità si fa ricchezza e il gioco uno strumento di vita. QuartoTempo è per noi una continua fonte di insegnamento e di ispirazione, vogliamo che arrivi sempre di più al grande pubblico e crediamo che questo contenuto possa essere un valido strumento”.

Il Presidente di QuartoTempo, Matteo Fazzini infine commenta: “Il documentario racconta molto fedelmente quello che siamo, un laboratorio continuamente aperto in cui ciascuno – atleta, operatore, tecnico, familiare – intraprende un percorso per conoscere meglio se stesso e gli altri e per costruire relazioni ricche di significato, relazioni da coltivare e rispettare per raggiungere obiettivi personali e obiettivi comuni, in campo e fuori dal campo. Un’esperienza che attraverso il calcio può contribuire a cambiare le vite nel loro quotidiano”.