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FASCETTI, Linea dura col tifo violento

di Redazione FV
Fonte: TMW

Il tecnico Eugenio Fascetti ha commentato ai microfoni diTuttomercatoweb.com le tristi vicende extra campo che hanno accompagnato la finale di Tim Cup tra Fiorentina e Napoli.

Che cosa ha pensato quando ha visto tutto quello che è successo extra campo in Fiorentina- Napoli?

"Non è stata una bella cosa, ma sono cose che si stanno riprendendo ormai da troppo tempo, quindi sarebbe l'ora di intervenite in maniera cattiva. Applicare le leggi e chi sbaglia paga, non si possono sempre trovare scuse. Questi non sono tifosi sono gente che vanno in giro per fare del trambusto e mette in pericolo. Io non transigerei più su nessuno".

Perché gli Ultras hanno preso così potere?
"Non lo so, probabilmente inizialmente sono stati anche usati dalle società, quando servivano per certe cose, poi sono scappati e gli viene tolto di guadagnare qualcosa facendo gli Ultras e da li sono diventati cattivi, poi si sono infiltrate persone che con il calcio non hanno niente a che fare".

"Daspo? Io sono andato un mese fa a vedere una partita con il Varese con il nipote di sei anni, se non aveva il documento non entrava allo stadio, quindi ti da l'idea di come siamo messi".

"Gli scontri caldi li ho visti a Bari, dove gli ultras volevano entrare negli spogliatoi, parlare con i giocatori, io dissi che con i giocatori ci parlavo io e se non gli stava bene la domenica potevano fare quello che volevano. Arrivare a certi compromessi, no, come successe a Genova dove ci i giocatori dovettero togliersi la maglia, ma dove siamo?"

"Io personalmente non darei più spazio, non farei più articoli, ignorerei certe cose a livello giornalistico, ma sarei estremamente duro. Al capo ultras del Napoli? Ci sono delle leggi, se quello che ha fatto è giusto non succede niente, se non è giusto dove essere punito. Mi ha dato noia la scritta sulla maglietta, perché liberare uno che ha ammazzato un ispettore di polizia e ha preso otto anni, mi sembrerebbe eccessivo".