FIORE, Udinese non più attendista. Italiano-Sapo...
Fonte: Radio Bruno
L'ex centrocampista viola Stefano Fiore ha parlato dell'attualità viola: "La mia Fiorentina? Luca Toni era un finalizzatore importante ed aveva tanta qualità dietro. Quella attuale non mi ha stupito perché sapevo del valore di Italiano che è un allenatore molto preparato e che entra in empatia con la squadra e l'ambiente. Perciò mi aspettavo un buon campionato, se vogliamo sottolinearlo ha bruciato le tappe considerato che a gennaio ha perso Vlahovic. Ha fatto subito bene, dato un'identità e gettato le basi per un buon futuro".
Sconfitta a Salerno? "E' complicato spiegarlo, non accade solo alla Fiorentina di non approcciare bene partite che sulla carta sembrano facili. Questo ci sta nella crescita della squadra e dell'allenatore, anche in chiave di atteggiamento che va mantenuto costante e non è sempre così. Mancato un giocatore leader in campo? Se c'è meglio, ma è l'atteggiamento di molti a darti un certo tipo di prestazione, un leader non basta secondo me. La grande differenza in questo senso la fanno i campioni, non solo tecnicamente ma nello stare in campo nello stesso modo".
Cosa succede dopo una sconfitta così? "Nei gruppi validi e che hanno dei valori c'è una presa di coscienza e prima c'è rabbia per aver fallito una situazione favorevole poi deve scattare la voglia di rivalsa".
Giocatore che la intriga? "Diversi perché la Fiorentina è tra le migliori a giocare a calcio ed è piacevole da vedere. Non è un giovane ma mi piace Saponara, ha fatto una carriera diversa da quella che poteva fare ma è uno dei pochi che ha fantasia e tempi di gioco".
L'Udinese? "Sarà diversa negli ultimi metri con il ritorno di Pereyra che cambia volto alla squadra che con De Paul era molto fisica e con il suo addio aveva perso il suo faro. Ora è molto solida e pratica e negli ultimi tempi si è scrollata la caratteristica di attendista e va a giocare nell'altra metà campo. Ora ha più vivacità e mi aspetto una partita molto aperta e ben giocata".