FIORENTINA-ATALANTA, La voce dei protagonisti
Fonte: TMW
FIORENTINA
Cesare Prandelli è soddisfatto nel dopo partita del Franchi della vittoria dei suoi uomini: "Siamo stati propositivi e abbiamo cercato fin da subito di fare la partita. Mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra, soprattutto di quei giocatori a cui avevo chiesto di fare uno sforzo particolare, visto che avevano giocato in settimana anche contro il Bayern Monaco. Peccato non aver chiuso la partita a dovere, pur contro un avversario che ci ha impegnato, pur gestendo al meglio il risultato nel finale. Sono contento per il goal di Felipe, cercato e voluto: si sta integrando sempre di più nel calcio italiano e vedo che segue la squadra e gode della fiducia nei compagni. Se manterremo, nelle prossime gare, questo stesso tipo d'atteggiamento, possiamo fare bene e toglierci le soddisfazioni che già ci siamo tolti negli scorsi anni. Vargas non l'ho utilizzato come titolare, pur essendo recuperato fisicamente, perché non ha ancora i ritmi per reggere una partita intera".
Soddisfatto per aver trovato il primo goal in serie A, Felipe Melo nel dopo gara di Fiorentina–Atalanta ci tiene al fatto che la partita sia stata vista anche dal tecnico del Brasile Dunga: "Spero che qualcuno gli mandi la cassetta della mia prestazione – dice nella zona mista dello stadio di Firenze il centrocampista brasiliano -. Al di là delle battute, sono contento per il goal, che dedico a Dio, per me un amico speciale, e a mia moglie, che è la persona che ho indicato dopo la rete. Questi tre punti sono importanti perché venivamo dalla partita contro il Bayern Monaco. Ci tenevamo a riscattarci dopo la sconfitta di Siena e volevamo fare bella figura davanti ai nostri tifosi. Sono contento di piacere al pubblico ma soprattutto mi fa piacere godere della stima dei miei compagni, che vedo mi cercano molto. Speriamo di continuare così perché credo che, come tutta la Fiorentina, ho ampi margini di miglioramento. Il mio goal? Penso che il portiere dell'Atalanta abbia avuto la vista oscurata, quando ho tirato, da un suo compagno di squadra"
Tanti applausi e, praticamente, un assist fortunoso ad Alberto Gilardino. Sono tanti i motivi di soddisfazione per Stefan Jovetic che, nel dopo partita del match contro l'Atalanta, dichiara: "Sono contento per la vittoria e per la mia prestazione, credo che ho cercato di dimostrare ancora una volta le mie capacità e di saper crescere gara dopo gara. Ho seguito le indicazioni che mi ha dato il mister, provando anche il tiro. Forse a questo punto mi manca solo il goal, ma il mio obiettivo primario è sempre il bene della squadra. Siamo tornati a vincere e questa è la cosa più importante. Sono del parere che si possa fare ancora meglio, ma l'Atalanta ci ha impegnato fino alla fine. In serie A nessuno ti regala niente, quindi bisogna prendere questi tre punti e, al più presto, concentrarsi verso Cagliari, dove tornare a fare punti in trasferta sarà importantissimo per restare ai vertici della classifica".
ATALANTA
Nonostante le tante assenze in squadra, l'Atalanta di Luigi Del Neri ha provato ad impensierire la Fiorentina fino alla fine, sfiorando il clamoroso pareggio: "Nonostante la sconfitta la squadra non mi è dispiaciuta, considerando non solo le assenze ma anche le situazioni di oggettiva difficoltà che possiamo incontrare contro una signora formazione come è la Fiorentina. Purtroppo il primo goal è nato da un tiro da lontano, mentre il secondo è stato provocato anche da rimbalzi favorevoli al team viola. In questo ultimo periodo anche la fortuna non ci assiste. Peccato, perché dimostriamo comunque coraggio e voglia di lottare. Stiamo recuperando alcuni giocatori, come Vieri, ed anche l'impegno di Bonaventura, un ragazzo di diciannove anni, ha dato il buon esempio. Domenica incontriamo il Napoli, sappiamo il suo valore, ma contiamo sul rientro di Doni e sul fatto di tornare a giocare fra le mura amiche"
Protagonista negativo nel primo tempo, con la partenza in ritardo sul tiro del primo goal di Felipe, nel secondo Ferdinando Coppola ha provato a riscattarsi: "Sull'1-0 della Fiorentina non è vero che non ho visto partire il tiro, ma semplicemente pensavo che potesse toccare la conclusione il mio compagno di squadra, Rivalta. Sul secondo, la rete di Gilardino, mi sono ritrovato l'attaccante viola a due passi, quando era troppo tardi intervenire. Purtroppo, quando ho effettuato dei buoni interventi, era troppo tardi, anche se mai abbiamo dato l'idea di mollare, e - con un pizzico di fortuna in piu' - la gara poteva girare in maniera diversa. Domenica ci sarà il Napoli: per me sarà una partita particolare, ma sarà soprattutto un match contro una big, quindi gli stimoli per fare bene non ci mancheranno"