FIORENTINA-CATANIA, La voce dei protagonisti
Fonte: TMW
La Fiorentina conquista il suo terzo successo consecutivo, secondo di fila in campionato, battendo con un netto due a zero il Catania. La squadra di Cesare Prandelli però fatica per quasi un'ora contro la formazione etnea guidata da Walter Zenga, affidandosi sottoporta ai suoi giocatori migliori, Mutu e Gilardino, che con due magie al 56' e all'80' trovano la via del goal, dopo che nel primo tempo la gara, seppur in mano al team gigliato, aveva visto opporsi al meglio Stovini e compagni. Proprio il Catania al 24' per poco non andava in vantaggio, quando una rovesciata di Martinez in area trovava pronto Plasmati a colpire di testa, con palla che però si rivelava una conclusione debole, che finiva fra le braccia di Frey. La Fiorentina invece nei primi 45 minuti un paio di volte aveva spaventato la difesa guidata da Terlizzi, con Gilardino prima, lanciato in area, su cui bloccava Bizzarri, ed un paio di volte con Mutu, che sia su punizione sia con un colpo di testa, esaltava i riflessi del portiere argentino. La mossa tattica vincente di Cesare Prandelli arrivava con l'inserimento dietro le punte di Jovetic al posto di Santana ad inizio ripresa, anche se il primo goal giungeva per la caparbietà di Comotto che reggeva un duro contrasto di Sabato, serviva Kuzmanovic che saltato in area Terlizzi, dava a Mutu la palla all'altezza del dischetto, che non poteva non battere Bizzarri. La seconda rete invece arrivava per un assist pregevole dell'ottimo Montolivo, uscito dal campo fra gli applausi a pochi minuti dalla fine, che serviva Gilardino che saltava Bizzarri e depositava in rete. Nullo il Catania della ripresa, molto bene la difesa viola, appena sufficiente la direzione di gara del signor De Marco di Chiavari.
FIORENTINA
Cesare Prandelli può dirsi soddisfatto, perché la sua Fiorentina non solo vince contro il Catania, ma convince. "Stiamo trovando quella continuità di risultati e rendimento che stavamo cercando da tempo – ha raccontato a fine gara il mister gigliato –. Ho visto da parte dei miei giocatori spirito di gruppo, voglia di giocare, di cercarsi, di superare insieme le difficoltà. Siamo una vera squadra che da anni sta trovando risultati straordinari e che cerca ogni domenica di superarsi. Abbiamo affrontato un avversario di valore che in questa stagione ha già messo in difficoltà molte squadre e che quindi dà maggior valore al nostro successo. L'inserimento di Jovetic era per dare meno riferimenti fra centrocampo ed attacco al reparto arretrato del Catania e devo dire che ha fatto bene. Ringrazio Montolivo per lo spirito che ha messo in campo, consapevole che non stava bene e tutti quelli che fanno parte del gruppo che alleno, anche i nomi che spesso non vengono citati, perché sono la vera forza della Fiorentina che proverà in tutti i modi a restare ai vertici della classifica, in un campionato di serie A sempre molto bello".
Uno dei pilastri difensivi della Fiorentina, stagione dopo stagione, sta diventando sempre di più Alessandro Gamberini. "Il Catania è una grande squadra, con un eccellente organico, che si muove bene in campo – ha esordito elogiando gli avversari odierni il centrale difensivo viola –. Nel secondo tempo loro hanno deciso di abbassare il baricentro, per meriti soprattutto nostri, visto che fin dal primo minuto cercavamo, attraverso una bella manovra, di andare in porta. Jovetic è entrato bene in partita, abbiamo cercato di sfondare il loro muro, visto che si erano molto chiusi, e per fortuna sappiamo che abbiamo una grande garanzia davanti, con Mutu e Gilardino che sono una delle migliori coppie in Italia e quindi in Europa. Sappiamo che in attacco abbiamo gente che fa la differenza, quindi con loro possiamo stare tranquilli. Cercavamo questa continuità non solo di rendimento ma anche di risultati. Fin dalla partita contro la Roma abbiamo iniziato a giocare come volevamo e adesso si stanno vedendo i frutti. La serie A rimane un torneo molto competitivo ma noi voglia fare come negli scorsi anni e lottare non solo per l'alta classifica ma anche in Europa. L'esperienza in Champions ci è servita, ci ha messo a confronto con squadre di altissimo livello e vogliamo tornarci presto. Sappiamo delle difficoltà che incontreremo anche in una Coppa Uefa quest'anno di grande livello, ma non ci poniamo limiti, sapendo che tutto dipende da noi per il futuro"
Con Alessandro Gamberini, anche Per Kroldrup incomincia a fornire prestazioni sempre più convincenti. "Abbiamo fatto un po' fatica nel primo tempo, contro una squadra che si era chiusa, mentre nella ripresa siamo cresciuti, siamo migliorati nella disposizione in campo e i nostri attaccanti hanno fatto la differenza – ha raccontato a fine gara del match contro il Catania il difensore danese –. Stiamo trovando ordine in campo, organizzazione ed è normale che ci volesse tempo perché ciò accadesse, visto che ad inizio stagione avevamo cambiato molti giocatori in rosa e con un modulo differente da applicare. Peccato per l'occasione che non ho sfruttato, in seguito ad un calcio d'angolo, nel primo tempo: in passato in queste circostanze sono stato maggiormente fortunato. E' un periodo positivo, abbiamo trovato personalità e carattere, e questo è fondamentale per il proseguo della stagione. Jovetic è entrato bene in partita, ha le sue giocate, credo gli manchi solo il goal per renderlo felice al completo".
Domani al Museo del Calcio di Coverciano, alle ore 18, Sebastien Frey presenterà la sua autobiografia: una raccolta di foto e racconti anche umoristici di personaggi che lo hanno conosciuto durante la carriera, e che rivelano anche aspetti privati della vita del numero uno della Fiorentina, con prefazione a cura di Roberto Baggio. "Sul colpo di testa di Plasmati è andata bene, siamo stati bravi a sbloccare la gara nel secondo tempo, perché non era facile contro un avversario determinato e che ci ha dato del filo da torcere fino alla fine – ha raccontato proprio Frey a fine gara –. Tutti abbiamo fatto una grande prova, abbiamo attraversato momenti di difficoltà ad inizio stagione, ma abbiamo risolto tutto nello spogliatoio, in squadra, uscendone determinati di voler seguire un solo indirizzo unico: il bene del gruppo e della Fiorentina. Credo che questo sia solo l'inizio per una nostra grande seconda parte di stagione. Il Napoli lo vedo bene, ho visto la gara contro il Lecce, ed hanno condizione ed entusiasmo. Ma noi possiamo contare su maggior esperienza di quella zona alta di classifica, cosa che a loro ancora manca. Il nostro obiettivo stagionale rimane centrale quel quarto-quinto posto che sarebbe un grande risultato. Darei un po' di voti in più oggi a Gamberini e Kroldrup perché stanno facendo una stagione eccezionale e sono fondamentali per noi. La Fiorentina non è solo Mutu e Gilardino. Dedico la mia autobiografia a mia moglie Roberta e a Daniele ed Elisa; nel libro parlo anche di Walter Zenga, il primo a segnalarmi all'Inter e a crearmi un contatto con l'Italia. Ricordo il nostro primo incontro a Cannes, per un pranzo, dove io non capivo lui, e lui non capiva me. E' sempre stato un mio punto di riferimento, essendo stato eletto anche miglior portiere del mondo, obiettivo quest'ultimo che io credo mai potrò raggiungere, visto le difficoltà che ho con la mia Nazionale. Sono contento ed orgoglioso di avere la fascia di capitano, consapevole che quando tornerà Dainelli finirà di nuovo sul suo braccio. Ma sono soprattutto felice di essere un punto di riferimento per la squadra, in un grande gruppo"
CATANIA
Walter Zenga parte nella sua analisi della seconda sconfitta di fila del suo Catania dall'inizio del secondo tempo. "Sapevo che l'inserimento di un giocatore come Jovetic, fra le linee di centrocampo ed attacco, ci avrebbe messo in difficoltà, perché conosco il dinamismo del giocatore serbo e la sua qualità nel fare assist e saltar e l'uomo – ha spiegato il tecnico della formazione rosanero, che a fine gara si è fatto autografare da Frey l'autobiografia che il portiere viola presenterà domani a Firenze –. Mi dispiace solo non aver sfruttato quella mole di gioco che avevamo creato nel primo tempo e almeno la chance di Plasmati. Che la Fiorentina possa contare su grandi campioni non lo si scopre certo oggi, ma ho visto da parte dei miei ragazzi applicazione e voglia di non mollare. La Fiorentina è da anni ai vertici del campionato italiano, Prandelli è un tecnico modello, è bello che si sia disputata una sfida aperta, in cui forse nella ripresa a noi è mancata la forza di reazione, dopo la prima rete subita da Mutu. Il fallo su Silvestre nel secondo goal mi è parso evidente"
Nonostante un primo tempo eccellente Albano Bizzarri nella ripresa è dovuto soccombere sotto i colpi di Mutu e Gilardino. "Sul primo goal ci è mancata la fortuna perché sul cross di Kuzmanovic la palla che era destinata a finirmi sulle braccia, ha subito una deviazione determinante – ha spiegato nel dopo gara il portiere del Catania -. Sul secondo goal a mio avviso c'era un fallo su Silvestri non rilevato dall'arbitro. Abbiamo fatto un buon primo tempo, poi è uscita la Fiorentina. Ci manca la vittoria fuori casa, quella che può dare continuità ai nostri risultati, peccato per questa sconfitta perché soprattutto nei primi 45 minuti avevamo giocato alla pari. Spero di tornare presto a Catania e cercare di vincere contro la Roma. Questa sconfitta fa male, non vedo l'ora di vendicarmi sul campo domenica prossima, contro un'avversaria di sicuro valore. La parata più difficile è stata forse l'uscita iniziale su Gilardino, che mi ha dato anche maggior sicurezza sui successivi interventi. Siamo facendo bene partita dopo partita, contro la Roma sappiamo che non possiamo più fallire".
Gianvito Plasmati ha avuto, a quasi mezz'ora dall'inizio, la palla giusta per sbloccare il risultato in favore della sua squadra. "C'è rammarico da parte nostra, ed è grande, perché sulla rovesciata di Martinez ho fallito una grande occasione, ma un rimbalzo che mi ha colto di sorpresa, mi ha fatto intervenire di testa e non di piede, facendo sì che l'intervento di Frey fosse più facile del previsto – ha raccontato l'attaccante numero 16 del Catania –. Peccato davvero perché avevamo disputato un'ottima prestazione, sappiamo che quando si fallisce anche solo una chance, contro grandi squadre come la Fiorentina, vieni punito. La Fiorentina è stata brava dopo il vantaggio nel palleggio e per noi è mancata la lucidità per fargli male"
Per Lorenzo Stovini, cuore viola che gioca nel Catania, la partita contro la Fiorentina è sempre speciale. "Purtroppo ogni volta che vengo a Firenze non riesco a fare punti ma questa volta ho sentito meno l'emozione, e posso dire che per almeno un'ora ho giocato alla pari, insieme ai miei compagni, contro una grande squadra – ha precisato a fine partita nelle zona mista lo stesso difensore del Catania -. Sul goal di Gilardino credo che non ci fosse il fallo laterale da cui è partita l'azione, e che sia stato commesso un evidente fallo su un mio compagno di squadra. Peccato davvero non aver raccolto punti utili alla classifica. Vargas? Si sta piano piano ambientando in una squadra che è da anni ai vertici della classifica e che finalmente quest'anno ha giocato la Champions League. Lo ritengo ancora un ottimo acquisto in prospettiva per la Fiorentina, che si farà onore"
Antonio Pulvirenti a fine partita è deluso dalla sconfitta ma allo stesso tempo confortato dalla prova dei suoi giocatori. "Abbiamo creato molto, soprattutto nel primo tempo, giocato a testa alta, cercando di ribattere colpo su colpo ai nostri avversari, cercando di contenere le giocate dei tanti buoni giocatori della Fiorentina – ha raccontato nella zona mista del Franchi il numero uno etneo –. Usciamo a testa alta, con la differenza in partita che l'hanno fatta l'alta qualità del molti uomini a disposizione di Prandelli. Adesso molte squadre stanno bene, non solo noi, e quindi sappiamo quanto maggiormente sia difficile fare punti contro formazioni che lottano ad esempio per la Champions come la Fiorentina, a cui faccio i complimenti, perché hanno individualità che non sono solo Mutu e Gilardino. Noi dobbiamo presto tornare a fare punti, fin dalla prossima gara casalinga contro la Roma"