FIORENTINA, I fischi lasciano il segno
Fonte: Il Tirreno
«Questi fischi mi hanno molto amareggiato, la Fiorentina non li merita. Comunque la mia fiducia verso Prandelli e la squadra resta immutata, ho detto a suo tempo che per vedere la Fiorentina a pieno regime occorreva almeno ancora un mese e resto di questa convinzione». All’indomani del deludente 0-0 ottenuto contro la Steaua Bucarest nel debutto casalingo in Champions League che ha fatto esplodere nel finale il malcontento di una parte del pubblico (non quello delle curve bensì quello dei settori di maratona e tribuna), cosa mai accaduta da quando Cesare Prandelli sulla panchina viola, la parola d’ordine dentro la Fiorentina è una sola: fare quadrato e cercare di uscire quanto prima da questo momento delicato.
Non a caso ieri Andrea Della Valle ha deciso di rinviare di qualche ora la partenza per le Marche per trascorrere la mattinata accanto al tecnico e ai giocatori, già scesi in campo per preparare la trasferta di domenica a Verona con il Chievo. Il presidente viola, che ha lasciato il Franchi poco prima delle 13, ha parlato, incoraggiato, spronato, condividendo la sorpresa e l’amarezza (e anche la rabbia) esternati martedì sera a fine partita dallo stesso Prandelli riguardo ai fischi di una parte degli spettatori. «Rispettiamo tutti ma non bisogna dimenticare quanto è stato fatto in questi tre anni, questa squadra merita solo applausi».
Pensiero condiviso anche da Della Valle convinto che la squadra, potenziata in estate con una campagna-acquisti di quasi 50 milioni di euro, spiccherà definitivamente il volo nel giro di poco tempo. Anche se per la prima volta lo stesso Prandelli mostra di non avere ancora pieno possesso del proprio gruppo. «I fischi sono immeritati, il pari con la Steaua non va buttato via, comunque proveremo ad andare a vincere a Monaco con il Bayern certi che pian piano il nostro allenatore troverà i giusti accorgimenti per far rendere al meglio la squadra» ha dichiarato l’ad viola Mencucci.
Intanto però si pensa anche alla trasferta di domenica a Verona nella speranza del primo successo esterno della stagione: per l’occasione potrebbero essere rilanciati Comotto, Semioli e Gobbi, tra i più scalpitanti c’è anche Jovetic finito sempre in tribuna nelle ultime tre gare. Da valutare Jorgensen che martedì ha riportato un trauma contusivo al piede.