FIORENTINA, La rinascita del fenomeno Mutu
Fonte: La Repubblica
Maradona fece un gol bellissimo di mano. Quello del Gila non è stato altrettanto bello - tocco d´istinto in scivolata che l´arbitro non ha visto - ma ha dato alla Fiorentina un vantaggio meritato. Il resto lo ha fatto Mutu, due gol e una partita da vero leader. Ma non diciamo che ha fatto tutto lui, non sarebbe giusto. Non stavolta, almeno. Ieri sera ha vinto la Fiorentina (3-1), che su un campo difficile come Palermo è stata quasi perfetta. Evidentemente le critiche a volte servono. E magari aiutano a crescere. Perché la Fiorentina vista ieri sera è proprio una bella squadra. Concreta, convincente, corta, grintosa, brillante, veloce. E seconda in classifica, alla pari con il Milan. A un punto da Inter, Udinese e Napoli.
Una squadra in cui tutti hanno fatto il loro dovere, anche se alcune cose devono essere ancora perfezionate. Vargas ha fatto bene il terzino e quando ha avuto spazio ha portato sul fondo qualche pallone. Montolivo lo ha chiamato spesso in avanti. È così che lo vuole Prandelli. Poi gli altri. Difesa attenta, Gamberini se l´è vista con Miccoli, Dainelli e Kroldrup si sono divisi Cavani. Poca roba, comunque.
Soprattutto di testa quelli della Fiorentina sono sempre arrivati prima. E le cose sono andate bene anche in mezzo al campo, dove Donadel ci ha messo rabbia e sostanza, Kuz la solita generosità e il talento di Montolivo va e viene. Ma lì in mezzo è stato Santana l´uomo in più. Ha giocato in mezzo al campo, dalle parti di Liverani. Che, in pratica, non ha toccato un pallone.
Santana sì. Suo il passaggio a Gilardino (dopo uno scambio con Vargas) in occasione del primo gol, e sempre lui ha messo in movimento sempre Gilardino nel contropiede che ha portato al primo gol di Mutu. Lo avevamo detto che a questa squadra mancava Mutu. Il romeno sta bene, e quando sta bene fa la differenza. Ma il segreto è il gruppo, come sempre. Ieri sera in campo si sono aiutati tutti. Parlano, si chiamano, si cercano. E il bello è che si trovano, anche.
Ogni spazio è occupato, il pallone viaggia da solo. Senza guardare. Sì, proprio una bella partita, quella che ci voleva per rimettere un po´ le cose a posto e restituire alla Fiorentina un po´ dei suoi meriti. Si è capito subito che sarebbe stata una serata difficile per il Palermo.
La squadra di Prandelli è entrata in campo decisa, ha attaccato subito, ha scelto la strada che conosce meglio. Ha sfruttato bene le fasce (non male nemmeno Comotto), soprattutto a sinistra, ha trovato le punte per vie centrali, ha infiltrato i centrocampisti tra le linee. A quelli del Palermo non è rimasto molto. Una bella azione di Bresciano, tiro parato da Frey, e un gol annullato a Liverani per fuorigioco (era sulla linea del pallone) di Simplicio.
Proprio Simplicio, è stato lui nel secondo tempo a mettere dentro l´unico gol del Palermo e a riaprire per qualche minuto la partita. Ma la Fiorentina non ha mai sbandato, ha retto l´urto di quel gol improvviso e ha dimostrato di avere personalità. Oltre che qualità. Dieci minuti dopo la rete del Palermo è arrivato il gol di Mutu, il secondo per il romeno, il terzo per la Fiorentina. «Sì - ha detto Adrian poi - ora mi sento meglio e tutta la squadra ha imparato dagli errori che abbiamo compiuto in Champions». Il suo tiro è finito nella rete del Palermo a 116 km l´ora. Si annuncia però una tegola: Gilardino, dopo il gol con la mano, rischia due giornate di squalifica.