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FIORENTINA-LECCE, La voce dei protagonisti

di Redazione FV
Fonte: TMW

E'una vittoria meritata quella che conquista il Lecce al Franchi nel primo incontro del 2009 a Firenze. Le due reti in fotocopia della squadra di Beretta nel primo tempo sono legittimate da una prestazione convincente, mentre la Fiorentina di Cesare Prandelli perde il quarto posto e dimostra di essere ancora in vacanza, cadendo dopo quasi un anno in casa. Il match inizia con lo shock del vantaggio leccese al 6', con Giacomazzi che scatta sul filo del fuorigioco, servito da Castillo, e batte con un tocco morbido Frey che, aveva provato una disperata uscita. Il pareggio giunge al 24' - dopo che Mutu aveva severamente impegnato Benussi con due punizioni al 12' e al 23' - ad opera di Felipe Melo, che di testa insacca in area un cross da sinistra di Santana. Ma la Fiorentina non impara la lezione della prima rete e al 28' il Lecce raddoppia, sempre con un proprio giocatore che scatta sul filo del fuorigioco: stavolta è Castillo che, servito da Tiribocchi, batte aggirando Frey in uscita. Ad inizio ripresa il cambio che dà una fisionomia diversa alla squadra viola: esce Donadel ed entra Jovetic, per una Fiorentina che prevede Santana centrocampista a sinistra. E al 50' la squadra gigliata deve rinunciare a Mutu infortunato, al suo posto Osvaldo (che si farà espellere e giocherà malissimo, litigando anche con i tifosi all'uscita dal campo). La risposta di Beretta arriva con Cacia e Ardito al posto di Giacomazzi e Tiribocchi. Ma la Fiorentina non è in giornata e costruisce occasioni solo dall'84', con Semioli che si mangia una rete clamorosa, con Felipe Melo tre minuti dopo e con Gilardino che devia una conclusione di Jovetic. Non bastano i sei minuti di recupero assegnati dal mediocre Mazzoleni di Bergamo per cambiare le sorti del match. Vergognoso che il minuto di silenzio del prepartita, in ricordo della scomparsa di tre giovani morti a Firenze nella notte fra il cinque ed il sei gennaio scorso, sia stato rotto dai cori inutili dei tifosi leccesi.

FIORENTINA

E'amareggiato Cesare Prandelli quando nel dopo gara del match con il Lecce analizza la sconfitta dei suoi uomini. "Siamo stati prevedibili, non so se ci siamo innervositi o abbiamo perso la concentrazione sugli episodi dei due goal, che erano in fuorigioco – ha raccontato nella sala stampa del Franchi il mister viola –. Questi due episodi ci hanno condizionato, il Lecce ha fatto una gara ordinata, con noi prevedibili, visto che abbiamo battuto solo calci d'angolo. Ci preoccupa l'infortunio di Mutu, gli accertamenti di Frey, con Gamberini che non sta bene. I giocatori sanno darsi una loro valutazione alla prestazione. Credo che siano delusi da questa sconfitta. Quando si rimedia un'espulsione come quella di Osvaldo ci si arrabbia, lui è stato molto tartassato ma questo non lo giustifica. Secondo me non avevamo le gambe imballate ma abbiamo pagato l'atteggiamento di avere una linea difensiva troppo alta. Abbiamo commesso ingenuità di reparto. Santana ha dimostrato impegno, generosità e lucido, ce ne fossero giocatori come lui. L'aspetto psicologico è stato determinante, ci siamo sentiti defraudati negli episodi dei goal del Lecce. Sono amareggiato, non mettiamo in discussione niente con questa sconfitta ma a Milano servirà una grande prestazione. Si è sentita l'assenza di Montolivo perché gli interni di centrocampo non hanno giocato come volevo".

Uno dei giocatori più positivi nel primo tempo di Fiorentina–Lecce, nella squadra viola, è stato Gianluca Comotto. "Siamo molto delusi da questa sconfitta perché avevamo preparato tutto un altro tipo di gara ed invece abbiamo commesso ingenuità, pagando vari contraccolpi psicologici – ha spiegato l'ex capitano del Torino –. Sugli episodi dei goal del Lecce non posso commentare se erano fuorigioco mentre posso dire che sia l'infortunio di Mutu che i vari acciacchi di Frey e Gamberini ci hanno tolto sicurezza, esponendoci al gioco che voleva il Lecce specie dopo il secondo svantaggio. Personalmente sono contento della mia prestazione anche se quando si perde e si subiscono due reti, si rimane male. Ho avuto una buona tenuta fisica, cercando di propormi spesso per il cross. Ora ci aspetta un ciclo assai impegnativo ma abbiamo già dimostrato che possiamo dire la nostra in vari campi. Tutto dipenderà dal recupero fisico dei nostri giocatori chiave"

Il migliore in campo della Fiorentina nella sconfitta odierna contro il Lecce è stato senza ombra di dubbio Felipe Melo. "Sono arrabbiato per questa sconfitta, furioso perché non è possibile vincere contro la Sampdoria e poi perdere in casa contro una squadra che ha meritato comunque di vincere – ha spiegato il centrocampista brasiliano –. Non mi interessa aver giocato bene se poi la squadra ha perso. Non abbiamo fatto quasi niente di quello che avevamo preparato, pagando errori di squadra e subendo troppo i nostri avversari. Occorrerà rialzarsi presto da questa sconfitta perché in serie A non c'è spazio per recuperare se subiamo troppi errori negativi"

LECCE

Mario Beretta è raggiante nel dopo gara di Fiorentina–Lecce. "Alla fine il risultato è giusto, il Lecce ha fatto due goal, ha avuto altre occasioni, soffrendo parzialmente – ha raccontato il tecnico del team salentino nella sala stampa del Franchi di Firenze –. Questa squadra meritava questo risultato perché è da tempo che giochiamo bene. Sono tre punti in classifica molto importanti, non possiamo pensare dopo questo successo di aver risolto tutti i nostri problemi. Abbiamo preparato bene la gara, pensando poco al palleggio e molto di più a giocare fra le linee avversarie, provando a sfruttare la linea del fuorigioco della Fiorentina. Dal campo il goal di Giacomazzi mi è sembrato fosse regolare, ed anche il secondo mi sembrava un errore nel far salire la linea difensiva degli esterni della Fiorentina. Dobbiamo migliorare perché una vittoria come questa ha senso solo se daremo presto una continuità di rendimento e risultati".

Il migliore in campo nel Lecce corsaro contro la Fiorentina è stato l'attaccante Sergio Castillo, autore del goal decisivo che ha dato la vittoria ai giallorossi di Beretta. "Sapevamo che non potevamo essere la squadra che da così tanto tempo mancava la vittoria – ha raccontato nel dopo gara l'attaccante argentino –. Siamo stati capaci di mettere subito la testa giusta nell'incontro, dando una manovra e sfruttando le occasioni che ci sono state concesse. Sappiamo che dobbiamo fare più sacrifici delle altre squadre se vogliamo salvarci e quindi raddoppiamo i nostri sforzi. Sono felice per la vittoria, la meritano la società, i tifosi e chi vuole bene al Lecce. Ora torniamo a Via del Mare e diamo un senso a questi tre punti".

Il dinamismo e la lucidità di Guillermo Giacomazzi sono stati un ingrediente fondamentale perché il Lecce potesse vincere a Firenze. "Sono molto felice per la vittoria, perché è frutto di un lavoro vero fatto durante le vacanze – ha raccontato nel dopo gara il centrocampista argentino –. Solo una vera squadra, compatta e solida come siamo stati oggi può vincere partite come questa. La Fiorentina ha commesso errori sui nostri goal ma i meriti sono soprattutto nostri di esserci fatti trovare al posto giusto, nel momento giusto. Peccato non aver chiuso prima la gara e aver sofferto così tanto ma ciò dà più valore a questo successo. Credo fermamente nella salvezza del Lecce, era ora che arrivasse una svolta, speriamo adesso di recuperare qualche infortunato e di tornare a vincere in casa. Solo così possiamo pensare di salvarci".