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FREY, Dopo 6 anni in viola pretendevo rispetto

di Redazione FV
Fonte: italpress

"A Firenze mi hanno fatto capire che il mio stipendio era un problema e hanno cercato di mettermi in difficoltàper spingermi a togliere il disturbo". Sebastian Frey, che quest'anno difenderà i pali del Genoa, racconta in una intervista a Sport Week le sue ultimi vicissitudini che lo hanno indotto a cambiare maglia.

"Allenatori e dirigenti - continua Frey - hanno fatto dichiarazioni sul mio conto senza avere la decenza di parlarne prima con me. Ho saputo le cose attraverso i giornali. Mi aspettavo, anzi pretendevo rispetto, dopo sei anni in cui avevo dato tutto per la maglia. Non ho costretto nessuno a darmi quei soldi (2 milioni l'anno, ndr). Quando ho avuto l'opportunità di andare in squadre molto importanti la Fiorentina mi ha detto che servivo per la Champions, che ero un grande giocatore e mi ha fatto un contratto da grande giocatore".

Frey e un uomo di fede e pratica la religione buddista: "E' una delle mie certezze - afferma - Quando a novembre mi sono fatto male ho chiamato Roberto Baggio: è stato lui anni fa ad avvicinarmi al buddismo e in quel momento avevo bisogno di sentire le sue parole".

Lasciata Firenze non senza rammarico "Porterò la città sempre nel cuore", comincia una nuova avventura con il Genoa: "Voglio dimostrare a me stesso che sono ancora un campione. Agli altri nulla. Ho firmato per 5 anni e alla fine smetterò di giocare come è giusto che sia a 36 anni e dopo tutti gli infortuni che ho avuto. guadagnerò un po' meno, ma ho allungato il biennale che avervo a Firenze. E poi da qui a casa mia, a Nizza, è un'ora e mezzo di strada. Cosa farò dopo? Di certo tornerò in Francia. E di sicuro non mi vedrete più nel calcio".