GASPERINI, Ci dicano quando può intervenire il VAR
Gian Piero Gasperini è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Lazio ed ha parlato di tante tematiche d'attualità. Di seguito le sue dichiarazioni raccolte da TMW:
Ha detto che le piacerebbe vedere le partite dalla tribuna.
"C'è poco da ridere, non sono mai stato ammonito nelle gare precedenti. Mi ha dato fastidio perché so quando ho delle colpe. Poi c'è un problema più serio, in questo calcio faccio fatica a capire i falli di mano, il VAR, i contrasti, eppure sono dentro il calcio da tanti anni. Non lo capisco io, non lo capiscono i giocatori, non lo capisce il pubblico. In troppe partite succedono imprevisti, ma soprattutto non c'è chiarezza. In tribuna, se mi scappa una parola, non ne pago le conseguenze. Ci dicono: 'Basta star zitti'. Ma secondo me è giusto tirar fuori il problema. Poi si si può far finta di niente, ma non si risolve niente. Forse è il momento di farlo, ma non riguarda solo l'Atalanta, altrimenti va a discapito di tutto il calcio. Il VAR ha un peso, carta canta. Non è tanto discutibile, di fronte all'immagine non capiamo più niente. O ci sono interpretazioni di parte...Ci devono dire quando il VAR interviene o non interviene, in quel modo ci può essere più equilibrio. L'espulsione di domenica per me è pesantissima".
Quali sono gli episodi contestati?
"Ci sono stati tanti episodi, tra cui anche contrasti e falli di mano, ci sono troppe situazioni cervellotiche, chi gioca a calcio non comprende, siamo fuori e lontani dalla realtà del gioco, così sbarelliamo per forza. Di fronte alle immagini ci sono situazioni differenti. Non ci sono spiegazioni, è un problema che va avanti da un po' di tempo".
Sarebbe favorevole un VAR a chiamata?
"No, ho già troppo lavoro da fare (ride, ndr). Non devo essere io a chiamare un'ammonizione a un avversario. Si vedono delle cose che non si capiscono. Magari capiamo che è un errore. Sui contrasti ad esempio è un problema, alcuni sono validi e sono un aspetto spettacolare del gioco del calcio. Non è un gesto da togliere. Cosa devo dire ai miei? Non contrastiamo più? Diventa complicato, i cartellini fioccano così. Può succedere, ma succedono delle cose eclatanti".
Ha sentito qualche collega sulle sue parole rispetto alle situazioni controverse?
"Non c'è nulla da appoggiare o meno. Non si dice, ma credo che parlarne sia la cosa migliore, c'è un grosso equivoco sul VAR e sul resto. Le immagini sono quelle, non le cambi. Si può sbagliare, ma altrimenti non capiamo più quando è fallo di mano o meno, o il contrasto quando è tale o è fallo. Ce lo hanno spiegato in tutti i modi, ma non è vero. Su questo crei di tutto e di più".