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GENTILE, I viola pagano l'assenza di Mutu

di Redazione FV
Fonte: TMW

Mancano pochi mesi al Mondiale e con l'ex ct dell'Under 21 Claudio Gentile facciamo il punto della situazione per quanto riguarda la Nazionale, ma parliamo anche di campionato e dei temi all'ordine del giorno.

Pensa che Balotelli potrà avere una chance di essere convocato al Mondiale?
"Dipende da lui, deve convincere il tecnico a meritarsi la convocazione. Ha questi tre mesi davanti per convincere Lippi e se manterrà un rendimento di alto livello penso potrà esserci un ripensamento".

Dicendo che deve maturare, Lippi ha praticamente ammesso che non gli piace il suo comportamento?

"Deve dimostrare di crescere e migliorare e dipenderà solo da lui. Il fattore caratteriale è secondario, mentre quello tecnico è il principale".

Lippi, però, punta molto sul fattore caratteriale e si è visto anche con Cassano. E' giusto questo o meno?
"Io non penso che sia un fattore caratteriale. Cassano non sta giocando e come fa un allenatore a chiamare un giocatore che non gioca? Secondo me è solo un fattore tecnico".

Lippi ha anche detto che non può assecondare i club, lei che è stato ct cosa ne pensa?
"Questo è un problema che va avanti da secoli. Logicamente, soprattutto quando ci sono le amichevoli, i tecnici vorrebbero tenere con loro i giocatori in vista del campionato, ma è logico che il ct deve provare delle soluzioni. Tutti e due sono dalla parte della ragione, ma ci sono impegni da rispettare e penso che gli allenatori dei club debbano accettare di privarsi dei propri uomini".

Quest'anno a maggior ragione con il Mondiale alle porte
"Questo è quello che dico. Il ct deve valutare e convincersi su certe scelte, ma se non lo fa durante le amichevoli quando lo fa? Penso che con un po' di intelligenza, comunque, si possano gestire queste convocazioni da entrambe le parti".

Parlando di lei, in gennaio era stato accostato alla panchina della Juventus. Quanto è stato realmente vicino?
"Sono stato vicino parecchio, ma quando si fanno delle scelte è logico che gli esclusi debbano accettare le scelte".

Quanta voglia ha di rimettersi in gioco?
"Molta, ma non mi interessano i discorsi stranieri. Ho avuto molte chiamate da fuori, ma voglio tornare nel nostro campionato".

Da quali paesi l'hanno cercata?
"Sia europei che africani, fino ai paesi dell'est. Penso comunque di poter ancora dire la mia nel campionato italiano".

Il nostro è il più bello dopo quello inglese e spagnolo?
"E' il più difficile secondo me e nelle difficoltà si vede chi è bravo".

Ha avuto già contatti in vista della prossima stagione?
"Sì, qualche cosa c'è stata, ma ancora non è definitiva e non si può dire niente".

Potremmo rivederla alla Juventus?
"Penso sia un discorso ormai chiuso, era solo una soluzione temporanea. In ogni caso non si sa, può darsi si possa fare più avanti".

Conoscendo lei i due ambienti, è possibile, come si dice in questi giorni, che Prandelli sia stato cercato dalla Juventus e dalla Nazionale?
"Sono due o tre anni che dico che secondo me è il miglior allenatore italiano e farebbe bene sia da una parte che dall'altra. Penso quindi sia molto corteggiato".

Lei è mai stato cercato da Abete, negli ultimi tempi, per la panchina della Nazionale?
"No, penso che in questo momento non cerchino nessuno. C'è il Mondiale alle parte e quindi penso se ne parlerà tra qualche mese".

Crede che la parentesi Lippi sia finita e possa tornare alla Juventus?
"Non so cosa faranno, ma si parla di questo da un po'. In ogni caso sono voci e di certo non c'è nulla".

Cosa non sta funzionando quest'anno nella Juventus?
"Penso che i tanti infortuni abbiano inciso sul rendimento della squadra. Si sono persi giocatori determinanti e anche qualche giocatore che è andato al di sotto del proprio rendimento. Queste cose hanno determinato una classifica che per me la squadra non merita".

Diego e Melo come acquisti le sono piaciuti?

"Come acquisti sì, ma magari hanno trovato qualche difficoltà nel contesto del gioco e della squadra. Può essere normale, è capitato a tanti altri, poi magari si abituano e iniziano a capire il gioco innalzando il proprio rendimento".

Di Amauri in Nazionale cosa pensa?
"E' sempre quel discorso. Chi ha certe ambizioni ha questi tre mesi per dimostrare il proprio valore e mettere in difficoltà il commissario tecnico. Le parole non contano, contano i fatti".

Sabato c'è Fiorentina-Juventus, un match fra le due squadre che hanno deluso di più in questo campionato?
"Diciamo di sì, anche se la Fiorentina è ancora in Champions e ha possibilità di passare il turno. Forse in campionato non riesce ad esprimere il proprio valore e la mancanza di un giocatore importante come Mutu può averne diminuito le potenzialità".

Si parla tanto anche degli arbitri, lei cosa ne pensa?
"Gli errori ci sono stati e ora sta a chi di competenza correre ai ripari".