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GILARDINO, La sua seconda vita

di Redazione FV
Fonte: Il Tirreno

Ci sperava in cuor suo ma probabilmente non se l’immaginava. Per Alberto Gilardino è un inizio di stagione davvero strepitoso, gol e applausi, e di nuovo la sensazione di sentirsi protagonista. «Credo che sia questo il vero Gilardino, non penso di essere cambiato nei tre anni al Milan o di essere oggi diverso da quel che sono sempre stato. Solo che quando senti più fiducia e più tranquillità riesci a giocare nel migliore dei modi e ti senti libero mentalmente». Insomma, a Firenze il centravanti di Biella ha trovato il suo habitat ideale. Merito anche di Cesare Prandelli che lo ha lanciato a Parma e che s’è battuto per portarlo in viola dopo che il Milan aveva fatto capire di non averne più bisogno. Ma, come ricorda spesso l’allenatore di Orzinuovi, merito soprattutto dello stesso giocatore che ha deciso di rimettersi in gioco, rinunciando anche ad un congrua fetta dell’ingaggio che percepiva in rossonero, per ricominciare e provare, parole sue, a «riconquistare tutto».
 Ci è già riuscito, gli sono bastate poche partite per ritrovare appunto gol, applausi e pure la nazionale.
 Grandi numeri. Cinque reti in sei partite con la maglia viola, sei in 7 gare se si considera pure la nazionale (amichevole in agosto con l’Austria) dove con Lippi è tornato protagonista dopo l’esclusione patita agli Europei da parte di Donadoni. Il Gila con la Fiorentina ha segnato finora allo Slavia Praga ai preliminari di Champions, con la Juve e ieri col Bologna in campionato e due volte a Lione mercoledì in Champions League: di questi cinque gol quattro li ha fatti di testa, anche questo è segno che i cattivi pensieri coltivati nell’ultimo anno al Milan se ne sono davvero andati. E come non bastasse al centravanti viola mancano appena 4 reti per arrivare a quota 100 in serie A: alla sua età, 26 anni, solo Josè Altafini dal dopoguerra a oggi aveva segnato di più, 117 gol. «È davvero un bel momento per me ma non ci sono segreti particolari» ha dichiarato Gilardino a Viola Channel, il canale ufficiale della Fiorentina. Inevitabili comunque i ringraziamenti per i compagni che lo hanno già eletto uno dei leader e per Prandelli che ha sempre creduto in lui. Non a caso Gilardino è insieme a Frey l’unico viola ad aver giocato finora sempre titolare: «Ma visti i tanti impegni che ci aspettano fra campionato e Champions è impensabile affrontarli senza un’adeguata rotazione di tutta la rosa›»suggerisce l’ex attaccante rossonero. Come a dire che, dopo esser toccato domenica scorsa a Mutu, probabilmente toccherà presto anche lui fermarsi per rifiatare. Accadrà già domani all’Olimpico contro la Lazio?