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GILARDINO, Viola squadra forte: godiamoci il momento

di Redazione FV

Mentre la Fiorentina si affiderà ancora una volta ai propri canali social per far parlare Vincenzo Italiano, alla vigilia del match contro il Genoa l'ex viola Alberto Gilardino, attuale tecnico del Grifone, è stato protagonista della consueta conferenza stampa pre-partita. Ecco le sue dichiarazioni, a iniziare dall'emozione per il debutto in A contro la sua vecchia squadra: "E’ normale che come tutti gli esordi c’è emozione ma c’è anche convinzione e consapevolezza da parte mia, della squadra e dall’entusiasmo che ci sta trasmettendo il nostro popolo. Nella mia carriera ho vestito la maglia della Fiorentina dove ho vissuto, insieme alla squadra, momenti importanti come li ho vissuti al Genoa. Domani sarà una bella sfida, la prima di un lungo percorso e bisogna goderselo nel modo giusto con la giusta consapevolezza di quello che dovremo fare all’interno della gara, il giusto sacrificio e la giusta umiltà, armi che ci hanno permesso di raggiungere questo traguardo la scorsa stagione. Affronteremo una squadra forte, finalista dei Conference e Coppa Italia l’anno scorso".

Questa attesa può sovraccaricare la squadra?
"La responsabilità è mia. Per quanto riguarda la squadra, dobbiamo affrontare la partita con la stessa intelligenza tattica delle altre partite. Ci saranno momenti in cui dovremo sacrificarci nella fase difensiva, dovremo fare una partita perfetta contro di loro. La squadra è in costruzione, sono arrivati giocatori importanti nel gruppo come Martin, Thorsby, Leali. Sono arrivati De Winter, Retegui, Messias che però dovrà stare fermo per tanto tempo. Mi auguro di poterlo avere dopo la sosta. Sono giocatori che danno gioventù, freschezza qualità e fisicità all'interno di un gruppo ben rodato. Per domani siamo un po' corti a livello numerico, abbiamo dei giocatori da valutare come Melegoni e Vogliacco. Gli altri stanno tutti bene".

Come arriva il Genoa?
"Abbiamo lavorato bene da Moena fino a Genova. C’è la convinzione di fare la partita giusta. Fondamentale è la determinazione che metteremo dentro la gara".

Che Serie A si aspetta?
"E' un campionato molto competitivo. Ci sarà una suddivisione fra le prime cinque squadre, poi la metà classifica e cinque squadre che si giocheranno la salvezza. Dovremo dare un'identità alla squadra, non vedo l'ora sia finito il mercato perchè in questi giorni ci sono stati cambiamenti. Nel nostro caso cambiamenti in positivo con giocatori che di qualità che si sono inseriti nel gruppo. L'allenatore vorrebbe che la squadra fosse pronta subito e finisse subito il mercato. Sono contento di quello che mi hanno fatto vedere i ragazzi".

Obiettivi?
"Noi dobbiamo raggiungere i 40 punti e non è mai facile. Ogni anno in A ci sono sempre momenti particolari e raggiungere un traguardo è qualcosa di speciale. Ogni giorni si lavora per migliorare e questo deve essere dentro la testa di tutti, per non porsi limiti".

Malinovskyi?
"Aspettiamo che sia definitiva, è un giocatore che non sta a me presentarlo e ha fatto vedere cose importanti nel campionato di Serie A".

Come si sono inseriti i nuovi?
"Si sono inseriti bene. Ci portano caratteristiche diverse, Messias quando lo avremo a disposizione. Dovrà essere bravura mia e dello staff nel trovare l’equilibrio giusto".

La Fiorentina ha punti deboli?
"Sono una squadra che è arrivata ottava in campionato l'anno scorso, hanno tanta scelta nell'undici titolare e in chi subentrerà".

Dove potreste collocare Malinovskyi e Messias?
"Messias ha ricoperto tanti ruoli. E' un giocatore duttile che si sacrifica in entrambe le fasi. Quando sarà al massimo della condizione sarà importante. Malinovskyi all'Atalanta ha giocato nei due in mezzo o trequartista, nel Genk ha giocato come play".