GOMEZ, I retroscena del suo passaggio al Besiktas
George Gardi, intermediario di mercato che ha curato il passaggio di Mario Gomez dalla Fiorentina al Besiktas, ha parlato ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com: "Mi trovavo al Melia Hotel di Milano, dove stavo trattando il passaggio di Eto'o all'Antalyaspor e il Besiktas mi ha chiamato per chiedermi se avevo un'idea per il loro attacco visto che stavano trattando Van Persie ma la trattativa era molto complicata visto l'interessamento del Fenerbahce. Feci subito il nome di Gomez ma loro mi dissero di no perché costava 10 milioni ma le loro intenzioni erano quelle di prendere un giocatore a parametro zero. A quel punto però gli parlai della possibilità di prenderlo a costo zero e il giono dopo, quando saltò la trattativa per l'olandese arrivarono in italia per il primo incontro nel quale era presente anche l'agente del tedesco. Il giocatore non era convinto però, ma il progetto era ottimo, e alla fine Gomez ha accettato. Il nodo a questo punto era relativo al contratto con la Fiorentina: siamo partiti per Firenze, abbiamo parlato con i dirigenti ed abbiamo capito che l'operazione era possibile, nonostante inizialmente chiedessero 4-5 milioni. Ma la volontà del giocatore era quella di provare una nuova esperienza, la società aveva comunque un ingaggio pesantissimo da sostenere e non si sarebbe opposta alla volontà del calciatore. Inizialmente doveva essere un contratto triennale, poi è sceso a 2 anni e successivamente ad un prestito con diritto di riscatto per un anno: a fine stagione il giocatore avrà comunque la scelta di poter tornare alla Fiorentina o meno per un ultimo anno di contratto, in caso al Besiktas non andasse bene. E' stata una decisione sua perché non voleva avere la pressione che ha avuto e che ha sentito troppo a Firenze: ha voglia di fare una bella stagione e di essere convocato per gli Europei, il suo primo obiettivo, per poi se tutto va bene rimanere là altri uno-due anni e chiudere la carriera in Germania".