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GONZALO, La Coppa Italia è l'unico nostro rimpianto

di Redazione FV
Fonte: Radio Bruno Toscana

Gonzalo Rodriguez, capitano della Fiorentina, ha parlato ai margini dell'evento di incontro tra calciatori e tifosi organizzato dalla società ai grandi magazzini I Gigli: "Sto bene, dopo i due giorni liberi mi sento più rilassato ma pronto a riprendere al 100%. ADV? L'importante è vedere sempre il presidente con noi, e al centro sportivo. Finché la matematica ci permette di crederci dobbiamo farlo, lo pensa il presidente e lo pensiamo noi. Calo di atteggiamento? No, la squadra vuole vincere sempre. Non possiamo vincere sempre, come a Frosinone, quando la palla non vuole entrare non entra. Vogliamo arrivare terzi, comunque. Rimpianti? No, l'unico rimpianto di quest'anno è la Coppa Italia. Stiamo lottando contro grandi squadre, Inter, Milan... La Roma è una squadra fortissima. Ad inizio campionato nessuno avrebbe pensato neanche che potessimo arrivare quarti. Come dice il presidente, finché la matematica ce lo permette, crediamoci. La società? Sono sempre stati con noi, dalla nostra parte. Abbiamo preso a gennaio due grandi giocatori come Tello e Zarate. Forse serviva anche un difensore, ma noi siamo già quattro, con anche Alonso che può giocare dietro insieme a noi. Europa? Abbiamo tutte le carte per potercela fare, ci crediamo, abbiamo una grande squadra di giocatori con la testa che pensano di poter raggiungere questi obiettivi. Fatica in Europa League? E' una coppa difficile, anche il girone sembra facile ma con le trasferte varie si complica tutto. Siamo usciti perché abbiamo incontrato una grande squadra, erano solo più forti di noi. Cruyff? Quando ho saputo la notizia mi è dispiaciuto, è un pezzo di storia del calcio, ce ne sono pochi come lui, sia come giocatori che come allenatori. Pepito? Giuseppe lo conosco da tanti anni, so che aveva voglia di giocare ed avere minutaggio, sono molto contento per lui. La squadra è ultima ma sta facendo bene, e sta segnando. Zarate? Mauro è importantissimo, può cambiare le partite e abbiamo molta fiducia in lui, se fa bene può conquistarsi anche la nazionale. Lo conosco molto bene, lui e famiglia, e, nonostante quello che si dica, è una persona con la testa a posto. Poca concentrazione? La mia testa è sempre sul campo, col Verona non ho giocato perché non stavo benissimo, mi ero allenato solo due volte. Poi, quando non si vincono le partite, si parla di tutto e di più. Montella? Con Vincenzo ho un grandissimo rapporto, l'ho sempre ringraziato perché mi ha dato sempre fiducia. Con Sousa la differenza è più di carattere che di gioco, Vincenzo era più tranquillo, Paulo ti dà più carica e ti mostra tutta la sua voglia".


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