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GUIDI, Chiesa un esempio per i ragazzi. Un giorno...

di Redazione FV
Fonte: Radio Bruno Toscana

Reduce dalla bella stagione con la Fiorentina Primavera, culminata ieri con l'amara sconfitta in finale contro l'Inter, Federico Guidi ha parlato di vari temi, anche in vista del suo addio alla squadra viola, a cominciare dalla partita di ieri: "Non si può parlare di delusione - ha detto - quando con i tuoi ragazzi arrivi fino in fondo alla manifestazione più prestigiosa. In finale abbiamo giocato ed interpretato bene la gara, sapevamo della loro forza. Grandi meriti vanno all’avversario. Ringrazio i tifosi. A fine gara ci hanno chiamato sotto la tribuna intonando ‘vi vogliamo così’, è stato molto bello. La missione più importante nel settore giovanile è proiettare quanti più giocatori possibili nel calcio professionistico: ho preso molto spesso per esempio Chiesa. Lo scorso anno non c'era grande ambizione e siamo usciti ai play-off, ma a fine anno abbiamo dato Chiesa alla Prima Squadra. Credo che molti ragazzi quest'anno potranno andare a Moena o fare un percorso diverso come ad esempio Mancini, Bandinelli o Bernardeschi. Qualche nome? Sottil ha avuto una crescita esponenziale e Gori si è messo in mostra quest'anno. Castrovilli è stato un trascinatore dedicando anima e corpo per colmare le sue lacune per fare la mezzala, Mlakar e Perez hanno esordito anche in prima squadra. Abbiamo perso Valencic, Diakhatè si è dovuto cimentare in un ruolo che però non esalta le sue qualità. Cosa mi porto dietro di questi anni? Mi porto dentro tanto, sono fiorentino e porterò la famiglia viola dentro al cuore. Il calore di questa città non è paragonabile a nessuna altra città. Spesso ci sono state critiche, ma dettate solo dal calore verso la squadra. Ringrazio i Della Valle, Corvino e Vergine. Se andrò nel professionismo lo devo a tutti quelli che mi hanno accompagnato nel mio percorso. Mio futuro? Sto valutando. Ho richieste da Serie B e Lega Pro. Cerco una società che abbia totale fiducia in me. Un giorno sogno di tornare a Firenze ed entrare al Franchi con il giglio sul petto davanti a quei tifosi che amo tantissimo".