INFLUENZA A, Allarme diffusione nel calcio
Fonte: gazzetta.it
Il possibile diffondersi dell'influenza A non può che destare preoccupazione. Timore giustificato dai casi registrati negli ultimi giorni in Italia e dalla notizia della morte di un paziente, poi smentita dalla direzione sanitaria dell'Ospedale Cotugno di Napoli. Nel mondo del calcio a lanciare l'allarme è Enrico Castellacci, medico della Nazionale e presidente de "Lamica", l'associazione dei medici del calcio. "L'influenza A può interessare anche il nostro mondo - ha detto Castellacci, dal raduno azzurro a Coverciano -. Per questo mi sto attivando per una riflessione che ci porti a verificare se dobbiamo adottare delle misure, e quali".
CONTAGIO — Scontate le indicazioni base di igiene medica, Castellacci segnala che il calcio, in quanto sport di squadra e fenomeno sociale, presenta alte percentuali di rischio contagio. "In uno spogliatoio, ci vogliono due minuti perché un'influenza si trasmetta - ha spiegato - il calcio è uno sport di contatto, è un fenomeno sociale. Non è quindi da escludere che i giocatori possano essere contagiati in maniera molto semplice. Perciò dobbiamo confrontarci con una malattia che non è grave ma è altamente contagiosa". Al momento l'o.k. del ministero al vaccino anti-influenza A non è stato ancora dato, ma l'associazione dei medici sportivi dovrà quindi verificare nei prossimi mesi se non sia il caso di consigliarlo anche ai calciatori.