ITALIANO: "ARCHIVIAMO I KO. C'È FEELING CON LA SOCIETÀ. LA CLAUSOLA? C'È DAL 1° GIORNO"
Fonte: dalla sala stampa dell'Artemio Franchi - Andrea Giannattasio
Giornata di vigilia in casa Fiorentina: domani infatti i viola (alle ore 15) sono attesi dalla 35a giornata di campionato e l'avversario di turno è il Milan capolista dell'ex Pioli, reduce dalla vittoria in extremis per 2-1 a Roma contro la Lazio. Dalla sala stampa "Righini" dello stadio Franchi ha preso come di consueto la parola il tecnico Vincenzo Italiano. Ecco le sue dichiarazioni:
Su come sta la squadra: "Noi quest'anno siamo abituati così... si archiviano le prestazioni di qualsiasi tipo e si riparte. Figuriamoci se non archiviamo una partita storta come quella con l'Udinese. Venivamo però da prestazioni buone e risultati utili. Pensiamo solo a questi venti giorni, andiamo avanti con fiducia. Domani sarà una battaglia contro i primi della classe, noi faremo di tutto per non farci battere".
Sull'incontro con Barone: "Mi ha fatto piacere stare con il direttore... quando leggo certe cose si manca di rispetto a quello che si è fatto fino ad ora. Noi siamo dei professionisti. Ho parlato anche con il presidente Commisso, è dispiaciuto per gli ultimi risultati ma ci ha dato coraggio. Tutti noi qua abbiamo un sogno, ovvero finire il campionato dove siamo stati fino ad ora. C'è grande unione e grande feeling, andiamo avanti".
Sul contratto e la clausola: "Il mio contratto esiste dal primo giorno, clausola o non clausola cambia poco: la concentrazione è sempre la stessa. Io penso solo a lavorare e a fare il professionista, se vinciamo poi non penso a nulla e se perdiamo ho la testa altrove. Io ho un contratto con la Fiorentina ed è quello che conta per il futuro".
Ancora sull'obiettivo Europa: "Dobbiamo fare punti ma se da inizio anno stazioniamo in quelle zone vuol dire che ci meritiamo di coronare così la nostra stagione. Nei primi 20' con l'Udinese potevamo fare 3-4 gol, lo 0-4 è un risultato eccessivo anche se dobbiamo fare di più sia in zona offensiva che in difesa. Queste sono le mie valutazioni: meritiamo di rimanere dove siamo".
Sulla vittoria della gara d'andata: "Abbiamo fatto altre partite in cui siamo stati più belli e più lucidi, anche se in quella notte facemmo una gara fantastica con 5 tiri e 4 gol. Avevamo allora quel cinismo che ci manca, proviamo a trovare quella concretezza che abbiamo avuto all'andata. La qualità fa vincere tutte le squadre".
Sugli acciaccati: "Abbiamo voluto recuperarli il più in fretta possibile: sapevamo che potevamo pagare qualcosa e così è stato. E' stato però per il bene di tutti, per avere più frecce a disposizione. Per me non esiste dire che siamo squadra che ha problemi mentali: oggi ho esortato tutti ad avere fiducia in quello che facciamo, perché non possiamo perdere l'Europa. Valuteremo il da farsi sulle scelte... non è facile gestire la rosa con impegni così ravvicinati. A Salerno abbiamo consegnato noi la partita ai nostri avversari".
Se il Milan è la squadra più forte e vincerà lo scudetto: "Tutte le squadre hanno momenti di alti e bassi... sta succedendo anche a noi. Il Milan ha due punti di vantaggio ed ha più chance di tutte di arrivare fino alla fine. Avrà però gare difficili davanti, con squadre che si giocano ancora qualcosa".
Sullo stato fisico della squadra: "Quando si parla di aspetto fisico penso si debba valutare che abbiamo recuperato giocatori che sono stati a lungo fermi: quando poi ne hai tanti da recuperare, metti a rischio le prestazioni. Gli altri stanno bene: fino a otto giorni fa abbiamo vinto col Venezia e tirato in porta tante volte. Abbiamo subito gol in situazioni in cui non siamo stati bravi nelle ripartenze e nelle transizioni. La squadra però ha ancora energie da spendere, non è quello il problema".
Sulla sfida tra due squadre senza bomber: "Il Milan ha continuato un percorso iniziato lo scorso anno... ha un gioco consolidato e manda in gol tanti uomini: è questa la qualità di una squadra, ovvero non dipendere da un solo calciatore. Lo abbiamo dimostrato anche noi perché siamo una delle squadre che ha mandato in rete più giocatori. Se c'è un obiettivo che mi piace avere è che se segnano tutti è una cosa positiva. Ora dobbiamo far gol tutti. Ci mancano le reti dei difensori. Mancano venti giorni, è inutile puntare il dito su certi aspetti".
Sul rendimento di Piatek e Cabral: "Quando si perdono le partite manca tutto il collettivo, non solo le punte: abbiamo fatto 40 tiri in porta e pochi gol, questo vuol dire che dobbiamo essere più concreti. Piatek e Cabral si sono subito messi a disposizione appena arrivati ma spesso gli attaccanti vivono del momento della squadra. Alcune volte serve inventarsi la grande giocata, come Arthur a Napoli: serve assumersi questa responsabilità. A me serve impegno, applicazione e sacrificio. Non è però una questione singola quella del problema del gol, ma collettiva".
Sulle squadre che si abbassano quando affrontano la Fiorentina: "Se tanti ci aspettano e ripartono è anche merito nostro, perché ci rispettano: a Salerno dopo il gol preso, gli avversari hanno fatto solo quello. In tante occasioni siamo stati bravi a non concedere certe occasioni. Dobbiamo essere attenti e bravi a studiare i punti di forza degli avversari nella preparazione delle partite. Ma noi vogliamo giocare partite così".
Sugli esterni del Milan: "Leao e Theo sono tra i giocatori più dinamici ed esplosivi del campionato: possono far male a chiunque. In questi due giorni qualcosa abbiamo preparato per loro, cercheremo di non fargli sprigionare tutta la loro qualità perché possono farci male. Cercheremo di essere bravi nell'uno contro uno e a non fargli superare la prima pressione".