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ITALIANO, La finale ripaga sacrifici: era mio vero sogno

di Redazione FV

Interpellato dai canali della Uefa assieme ad altri calciatori viola in vista della Finale di Conference League, il tecnico della Fiorentina Vincenzo Italiano ha parlato del momento della sua squadra a pochi giorni dalla gara col West Ham: "Al di là dell'avversario, la prima sfida è che si tratta di giocare una finale. Devi curare qualsiasi dettaglio. Qualsiasi errore può compromettere la partita. Qualsiasi giocata importante ti può permettere di arrivare a un epilogo diverso dalla nostra prima finale di quest'anno in Coppa Italia, che abbiamo perso. Bisogna curare tutto e bisogna entrare in campo con la massima concentrazione. Anche perché affrontiamo una squadra come il West Ham, che ha qualità e grande fisicità. Anche se in Premier League non ha fatto benissimo, è sempre una squadra molto pericolosa. Quando arrivi in finale in queste competizioni, le qualità le hai. Non arrivi in finale per caso, dobbiamo prepararci bene perché affrontiamo un avversario forte. Moyes è un allenatore che ha grande esperienza e fa giocare bene le proprie squadre. Rispetto lui e la sua squadra, per quello che sanno proporre. Lo saluterò volentieri quando arriveremo a Praga. Poi, che vinca il migliore. Tutte queste qualità le abbiamo mostrate in tutte le partite".

Prosegue poi Italiano a Uefa.com: "Dallo spareggio, poi nella fase a gironi e soprattutto nelle ultime gare a Poznań e Basilea. In particolare nell'ultima, dove con grande coraggio e organizzazione abbiamo ribaltato il risultato della gara d'andata e conquistato la finale. Abbiamo iniziato un percorso lo scorso anno, un percorso di cambiamento. Abbiamo centrato il nostro obiettivo di qualificarci per le competizioni europee. Quest'anno, poi, in questo percorso siamo stati bravi, però forse abbiamo accelerato un po' nel nostro programma, ma di questo ne siamo molto felici ovviamente. Abbiamo dimostrato di essere all'altezza della situazione e siamo contenti del nostro percorso nella competizione. Personalmente, sono molto contento di disputare una finale e di avere la possibilità di sollevare un trofeo. Era il mio sogno quando sono diventato allenatore della Fiorentina e quando ho capito che avevamo il potenziale per raggiungere questi risultati. È stata una novità per me allenare in Europa. Per la prima volta il lavoro settimanale era differente. Anche alcuni nostri giocatori erano alla prima esperienza europea, e non è mai semplice. Dopo le prime gare ci siamo subito adattati. Abbiamo iniziato a preparare le partite nonostante le difficoltà rappresentate dalle sedute in meno di allenamento. Le vittorie ci hanno permesso di lavorare con entusiasmo, siamo andati avanti con la consapevolezza che saremmo potuti arrivare fino in fondo. E questa finale ci premia di tutti i nostri sforzi e sacrifici".