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ITALIANO (S.STAMPA), Troppo amareggiato. Obiettivo...

di Redazione FV

Dopo Milan-Fiorentina, dalla sala stampa dello stadio Giuseppe Meazza, Vincenzo Italiano ha commentato la gara persa dalla sua squadra. Ecco le sue dichiarazioni: 

Gli episodi arbitrali hanno condizionato la gara...
"Non ho nulla da dire su questi episodi, perché non ho voglia di sporcare una prestazione straordinaria dei ragazzi; ho visto una squadra mettere alle corde il Milan nel primo tempo, poi nel secondo tempo abbiamo avuto occasioni nitide clamorose. Perdiamo l'ennesima volta nel recupero, dobbiamo migliorare: non è possibile lasciare punti per strada. Penso che non sia giusto: dopo una prestazione del genere non portare via punti non è giusto".

La Fiorentina deve migliorare nell'ultimo passaggio?
"Siamo cresciuti sotto porta, ma analizzando oggi dobbiamo essere più bravi nell'ultima scelta. È un dato di fatto, siamo cresciuti, ma non sta bastando. Il lavoro deve continuare".

Nico Gonzalez non è infortunato...
"Non si è solitamente indisponibili per infortuni muscolari o articolari, ma anche mentalmente: se non può dare il 100% mentalmente è come se fosse infortunato".

Un primo bilancio?
"Sono troppo amareggiato. Chiudiamo al decimo posto, vogliamo rimontare, andandoci a riprendere ciò che abbiamo perso per strada, mettendoci dentro il punto di stasera e altri risultati... L'obiettivo è ripartire e avvicinarsi a quelle davanti, possiamo farlo. Le ultime sei prestazioni sono prestazioni di una squadra che si è lasciata alle spalle il periodo negativo. Sono molto contento di quello che hanno fatto i ragazzi. Obiettivo: rimontare e rosicchiare punti".

Le sue squadre danno sempre fastidio al Milan...
"Quando si viene qua è normale concedere e soffrire, ma deve arrivarci con coraggio e personalità. Il Milan in ogni situazione ti crea pericolo. Ho chiesto ai ragazzi di avere carattere per non farsi prendere a pallonate. Lo abbiamo fatto l'anno scorso e abbiamo perso a 8 minuti dalla fine, oggi a 2. Contro questi campioni la chiave è avere coraggio e carattere".

Come mai si perde sempre all'ultimo?
"Fanno troppo male, me ne sto rendendo qui alla Fiorentina. Ti ammazzano dentro, soprattutto quando meriti di portare a casa qualcosa".

Quanto queste 23 partite ti hanno fatto crescere?
"Io guardo tantissime partite, il calcio si evolve ogni giorno: c'è da imparare e rubacchiare a quelli più bravi, mettendo nelle condizioni i calciatori di rendere secondo le proprie caratteristiche. C'è stato un mese in cui tutto si stava complicando ed è responsabilità dell'allenatore cercare di sistemare. Giocavamo palla tra i piedi, adesso attacchiamo più gli spazi andando oltre le linee difensive. Bisogna credere in quel che si fa: crescita mia e crescita dei ragazzi. Giocare ogni tre giorni è un altro sport, preparare le partite così non è facile. Crescita mia, ma ragazzi straordinari".

Jovic e Cabral sembrano cresciuti entrambi...
"Hanno già 11-12 gol, quindi con gli attaccanti siamo in doppia cifra; potevano farne molti di più, anche oggi. Anche loro hanno fatto uno step mentale, perché prima faticavamo molto di più nel trovarli, invece ora sono più mobili e convinti. Ci si aspetta di più, possiamo finalizzare di più per quel che creiamo. Mi auguro che alla ripresa migliorino ancora, abbiamo bisogno dei gol degli attaccanti".