JORGENSEN, E' stato difficile lasciare Firenze
Fonte: TMW
Il momento della Fiorentina è uno degli argomenti all'ordine del giorno e con Martin Jorgensen, che ha vestito la maglia viola fino a poche settimane fa, proviamo ad analizzare la situazione.
Come ti spieghi il calo della Fiorentina in questo periodo?
"Nelle ultime due settimane non sono più stato con la Fiorentina, ma ogni anno ci sono periodi dove le cose non girano per bene. Questo, ovviamente, è uno di quelli".
La Fiorentina è anche sfortunata, è arrivato l'ennesimo infortunio per Gamberini
"Sì, ci sono questi periodi in cui capita tutto quello che non deve capitare. L'infortunio di Gamberini non ci voleva, ma nemmeno quello di Santana e gli altri. Gli infortuni arrivano sempre nel momento meno opportuno".
Che Fiorentina ti auguri di vedere nel proseguo del campionato?
"Quella che ho lasciato e conosco da quattro anni: una squadra consapevole della propria forza e del proprio gioco. Sono sicuro che ritrovando un po' di fiducia nei propri mezzi tornerà la squadra che conosciamo".
Senza i gol di Gilardino la squadra ne risente notevolmente
"Penso sia così in ogni squadra se il tuo attaccante non trova la rete. Anche questo succede ogni anno, poi quest'anno è mancata la spalla a lui, che era Mutu. Se la crisi di un attaccante arriva in concomitanza con quella della squadra, però, le palle gol sono poche e un attaccante viene giudicato per i gol che segna, non per quello che fa per la squadra".
Per Mutu come ti auguri possa finire?
"Mi auguro possa tornare a giocare il più presto possibile, ma questo non dipende da me e nemmeno da lui".
Quanto ti è pesato lasciare Firenze?
"E' stato difficile dopo tanti anni. La voglia di giocare ai Mondiali, però, mi ha aiutato a fare questa scelta".
Tra l'altro puoi stabilire un record con il terzo Mondiale con la tua nazionale
"Sì, ma prima devo essere convocato e poi devo scendere in campo".
Hai sempre detto che, una volta abbandonato Firenze, saresti andato via dall'Italia
"Sì, è vero. Non me la sarei mai sentita di andare a giocare in un'altra squadra italiana per rispetto alla Fiorentina. Se mai fossi andato via, ho sempre detto che sarei tornato in Danimarca e così è stato".
Un saluto ai tifosi?
"Li porterò sempre con me nel mio cuore".