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JOVETIC, Voglio altri goal e il quarto posto

di Redazione FV
Fonte: violachannel.tv

Un anno fa il suo primo goal in A, il rigore di Bergamo contro l'Atalanta. Da quel momento in poi una crescita costante sotto ogni profilo. Ecco una lunga intervista a pochi giorni dalla doppia sfida contro l'Inter. Uno sguardo a tutto tondo dal recente passato alla 'maturazione' dentro e fuori dal campo. Dai paragoni con i grandi viola del passato alla vita di tutti i giorni e al rapporto con i compagni.  Le speranze per il finale di stagione e un pensiero anche da 'tifoso' al prossimo Mondiale.
Ecco la stagione vissuta da protagonista di Stevan Jovetic che è anche riuscito a superare un periodo buio dopo l'infortunio tra dicebre e gennaio.


"E' cambiato tanto rispetto ad un anno fa perchè l'anno scorso è andata male, soprattutto per il fatto che giocavo davvero molto poco. Ora tutto è cambiato e le cose vanno bene. Sabato giochiamo una partita molto importante, contro la squadra più forte d'Italia e sarà bellissimo col nostro stadio pieno. Speriamo di fare bene.Non ho parlato con Vucinic, non mi ha chiesto favori. La Champions League? C'è un po' di rabbia perchè potevamo passare e anzi meritavamo di esserci noi ai quarti. Ci dispiace ma adesso faremo di tutto per arrivare di nuovo al quarto posto anche se sappiamo che è difficilissimo perchè il Palermo è sei punti avanti. I goal in Champions sono stati importanti e mi hanno dato tanta fiducia e sono felice di aver raggiunto quota undici in stagione. Ora voglio crescere ancora. Nel periodo dell'infortunio mi sono stati molto vicini i miei familiari e la mia ragazza ed è stato molto importante. Ljajic? Sta imparando l'italiano, come me, perchè quando è arrivato non sapeva nulla. Noi contro l'Inter dovremo dare il massimo, sia in campionato che in Coppa. Per noi sono appuntamenti troppo importanti. Per loro forse conta di più il campionato ma sono comunque fortissimi. Sono davvero soddisfatto della mia esperienza a Firenze, perchè quando sono arrivato qualcuno diceva che era troppo presto. Il paragone con Baggio? Lui è stato un grandissimo, qua ha lasciato un segno indelebile mentre io sono solo all'inizio. Sicuramente è un accostamento che mi piace. La preparazione fisica è stata importante, perchè nel mio ruolo devo correre anche tanto e sono cresciuto tanto anche da quel punto di vista. Il Mondiale? Lo guarderà e tiferò per la Serbia. Sento spesso Kuz e gli auguro di disputare un grande Mondiale. Voglio ringraziare tutti i tifosi per l'ambiente che ci fanno respirare e li aspetto sabato"