JUVENTUS, Più Mancini che Prandelli

Se mai ce ne fosse stato bisogno, anche dopo Samp-Juve Alberto Zaccheroni ha fatto capire, quarto posto o no, a fine maggio sarà già l'ex-allenatore della Juventus. Ma le bocce sul futuro progetto tecnico bianconero sono ancora ferme: Prandelli e Benitez, prime scelte della proprietà, nicchiano e l'opzione Mancini, al di là delle smentite, è valida: a patto, però, che il Manchester City punti dritto all'ingaggio di Mourinho.

Una situazione intricata, una scalata di sesto grado a livello di fattibilità. Ma le voci, dall'Inghilterra, continuano a rimbalzare e il pacco di milioni pronto a uscire dalle casse dei nuovi ricchi del calcio britannico sarebbe innanzitutto a disposizione dello "Special" e del suo staff, gli uomini capaci, secondo molti, di potere assicurare ancora di più rispetto al "Mancio" il grande salto di qualità. L'ex-tecnico dell'Inter è legato al City da un contratto fino al 2013, ma, esattamente come nel rapporto tra Mourinho e l'Inter, esiste una clausola che permette alle parti di liberarsi senza spargimenti di sangue in banca. Mancini, al momento, sta perseguendo con buone possibilità di successo l'obiettivo del quarto posto e della conseguente qualificazione in Champions League. Ma a suo sfavore, oltre al carisma del "rivale", giocherebbero i rapporti già precari con lo spogliatoio mancuniano.

Chiusa la porta del City, si potrebbe aprire per il mister jesino il portone della Juventus. Lo stesso che difficilmente varcherà Benitez, che tra ingaggi personali e degli assistenti e richieste di mercato asciugherebbe le già non floride casse bianconere. Lo stesso a cui sembra voltare le spalle Prandelli, che ha più di una perplessità nel progetto, non vuole rischiare di avere "tutor" quali Lippi e ha più di una remora nel pugnalare i fiorentini e una città che lo ama. Lo stesso che aprirebbe volentieri Gasperini, che, però, dopo qualche sondaggio addirittura precedente a Ferrara, non è stato più contattato. Calma piatta, all'orizzonte bianconero: lo tsunami può essere scatenato solo da un terremoto a circa 2000 chilometri a nord di Torino, zona nord Inghilterra.