LAZIO, Garrido si presenta con il sorriso
È arrivato a Roma con un fardello ingobrante: non far rimpiangere Aleksandar Kolarov, l'asso serbo volato a Manchester. Javier Garrido lo spagnolo pescato tra gli esuberi di Mancini, è pronto a scalare posizioni e ricoprire un ruolo importante lasciato scoperto nell'ultimo mercato biancoceleste. Ha deciso di convincere Reja e di conquistarsi una fetta d'affetto nel cuore dei tifosi. Umile in campo, gentiluomo fuori, Garrido guarda, studia e si applica per meravigliare tutti, Reja compreso. Nel match con il Levante il tecnico goriziano l'ha impiegato a sinistra nella corsia esterna del centrocampo a cinque. Lui ci ha provato e si è impegnato, ma ancora non è al massimo e si vede. "Sto rientrando da un infortunio e ho bisogno di tempo – ha confermato ai microfoni de Lalaziosiamonoi.it fra un'intervista a Sky ed una su una Tv iberica – Sono solo pochi giorni che ho ripreso a pieno ritmo. Vengo da un infortunio ed ora necessito di tempo per ottenere il top della forma". Sorride e cerca di capire l'ambiete biancoceleste, così domanda e s'informa, ma non teme rivalià a distanza con il Kolarov che fu: "Mi piace qui –afferma entusiasta – c'è passione nella gente. Kolarov? Non lo conosco. L'ho visto giocare una sola volta con il City non saprei giudicarlo. Io penso di essere un giocatore capace di affondare sulla fascia, ma ache di difendere. Ora sto impegnandomi per capire bene i movimenti di un centrocampo a 5, anche perché ho sempre giocato a quattro o come esterno di difesa, oppure sulla mediana, ma sempre con un riferimento dietro. Comunque penso che presto mi troverò bene. Il gruppo è fantastico il tecnico pure…".