LEGA CALCIO, L'ultimo tentativo di Matarrese
Fonte: repubblica.it
Il giorno dopo la scissione (o, meglio, le prove di scissione...), Antonio Matarrese è in campagna: attaccato al telefonino, parla con amici e non si arrende. Sino a martedì 5 maggio è lui il presidente della Lega Calcio, poi il consiglio federale della Figc azzererà tutti i vertici e avvierà l'iter per arrivare al commissariamento. La serie A ha già deciso: dal primo luglio 2010 avrà una sua Lega, abbandonerà al suo destino la B. Ma non è così semplice. "Eh, no - spiega Matarrese - è stata scritta una pagina nella storia della nostra Lega ma adesso bisogna fare abbassare la temperatura e ragionare con calma. Con la massima calma. Ci vuole il consenso di tutti per arrivare ad una Lega di serie A, ci vuole un percorso, stabilendo anche la distribuzione delle risorse. E tutto con l'approvazione della Federcalcio...".
Fra Matarrese e Abete, si sa, non c'è mai stato grosso feeling: il primo adesso rimprovera al secondo di essere stato troppo alla finestra in questa vicenda, di non avere mai convocato le parti. Il secondo rimprovera a Matarrese gli errori degli ultimi tempi, l'aver consensito che si arrivassae a questa spaccatura. Non sarà semplice ricucire, in questa situazione: da martedì 5 maggio i revisori dei conti avranno il compito di cercare di indire nuove elezioni, se non ci riusciranno (come probabile: a meno che la B ceda...), allora il 22 o 23 maggio la Figc si riunisce e nomina il commissario: sull'ipotesi-Carraro, oltre allo scetticismo dell'interessato, non c'è convergenza totale. Il Coni non ha alcuna intenzione di cedere il segretario generale Lello Pagnozzi o il suo vicepresidente Luca Pancalli, anche se entrambi sono già stati commissario della Figc, Giovannino Malagò ha scarse esperienze calcistiche, pur essendo giocatore di calcio e tifosissimo (della Roma), e poi sta organizzando i Mondiali di nuoto di Roma. Giancarlo Abete potrebbe puntare su un amministrativista, ma non è semplice trovare uno che conosca quel mondo, oppure, nome a sorpresa, i consensi potrebbero convergere su Cesare Gussoni. Ex presidente Aia, associazione italiana arbitri, ed ex presidente vicario Figc: in più è un imprenditore stimato anche dai grandi club, e in più vive a Milano. Forse è l'identikit giusto: sei mesi di tempi per cercare di mettere tutti d'accordo. Intanto Maurizio Beretta, scelto dai club di A (tutti tranne in Lecce ma pare che all'interno ci sia spaccatura) per guidare dal prossimo anno la nuova Lega, è pronto a mettersi al lavoro e ha già chiesto un colloquio al sottosegretario Rocco Crimi. In quale veste? Non certo come presidente, visto che non c'è stata alcuna votazione, ma come consulente della serie A. La stessa cosa potrebbero fare i rappresentanti di B e il commissario. Il caos, come si vede, regna sovrano.