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LO MONACO, Vargas? Ero l'unico a credere in lui

di Redazione FV
Fonte: tmw

Da Mourinho a Vargas, passando per la questione arbitri. TMW ha avuto una lunga conversazione con Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, partendo dalla nomina - fresca - di insegnante di tattica per giornalisti: "Questa cosa è simpatica, nasce goliardicamente e nasce dai cronisti stessi, dal responsabile dell'OdG di Catania che ci ha chiesto questa possibilità di fare tattica. Abbiamo un buon rapporto con la stampa, proviamo a spiegare come gioca il Catania o le squadre che vengono a giocare da noi".

Vargas potrebbe lasciare la Fiorentina
"Non è lui che comanda, è un tesserato della società viola. A Firenze sta bene, mi fa piacere perché ero rimasto l'unico a credere in lui, ma ha dimostrato di essere un grande giocatore. La Fiorentina in campionato non sta facendo benissimo, deve credere nella partita di Champions contro il Bayern".

Crede nella malafede degli arbitri?
"Non ci ho mai creduto. I discorsi sulla malafede servono solo a perdere tempo, anche se magari aiutano a sentirsi meglio, ma in effetti non corrispondono al vero. Io vorrei che l'arbitro non sapesse chi deve arbitrare fino a un momento prima della gara. La sudditanza psicologica è una molla che scatta a livello psicologico e non dovrebbe essere così".

I Della Valle dicono che la Fiorentina dovesse essere danneggiata per privilegiare altri...
"Non credo che volessero privilegiare le altre società, ma la Fiorentina è caduta in giornate poco felici per gli arbitri. Volendo guardare un po' tutti possono recriminare in questo periodo, non bisognerebbe esasperare i toni e vedere complotti dappertutto. Anche l'Inter parla di complotti. Io non penso che sia una cosa normale che si tocchi questo tasto. Serve solo a darsi un tono. Tagliavento ha fatto una prestazione perfetta, e quello che è successo sul campo meriterebbe un'indagine da ufficio indagini, perché nessuno può fare quel gesto. E' grave. Nessuno si può permettere di mimare le manette, la reazione non è consona, è una provocazione continua e mi fa piacere che la gente abbia risposto in maniera civile. Ci sono atteggiamenti a contestare continuamente, Tagliavento ha sbagliato a non espellere subito chi si è reso protagonista di quel gesto. Anzi mi fa piacere come ha reagito Milano, senza provocazione, ma solo con la panolada".