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LONGO, Dusan crede tanto in sé. Ha una fame...

di Redazione FV

Salvatore Longo, ex attaccante della Fiorentina Primavera con Vlahovic ed oggi alla Turris, ha rivelato qualche curiosità sul serbo a SportWeek. Queste le sue dichiarazioni: "Un giorno lo incontro dal parrucchiere. Lui era lì prima di me. Aspetto il mio turno, quando va via ci salutiamo, mi siedo al suo posto e alla fine, al momento di pagare, scopro che ci ha già pensato Dusan. Perché lui è in A e io in C? Perché ha sempre avuto qualcosa in più tecnicamente, fisicamente, ma soprattutto mentalmente. Ha una facilità e una qualità di calcio in porta che anche centravanti più grandi e affermati di lui non posseggono. E poi, la cattiveria agonistica, la fame che lo spinge a dare tutto, sempre, ogni volta di più. Del resto, uno che ha giocato il derby tra Partizan e Stella Rossa non può avere paura di niente e nessuno. Io gli somiglio per stazza e sono mancino come lui, ma non ho il suo temperamento, la sua fiducia nelle proprie qualità. Forse dovrei credere di più in me stesso. In Primavera ero il suo sostituto, il suo cambio in panchina: cercavo di imitarlo, ne osservavo i movimenti in partita, la maniera che aveva di girarsi verso la porta scrollandosi di dosso il difensore che gli stava attaccato".


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