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LOTTI, Sì a regole sostenibili oppure si dica stop

di Redazione FV
Fonte: Lady Radio

L'ex ministro dello sport Luca Lotti ha dato il suo parere sulla situazione del calcio, specificando le idee proposte anche come parlamentare: "In aula avevo già detto che se non si vuole far partire il campionato bisogna dirlo chiaramente. E su questo mi trovo d'accordo con Valente del M5S. Bene il protocollo, ma non la quarantena collettiva in caso di giocatore positivo che fermerebbe tutto. E che succede se questo protocollo varrà anche nel 2020? Ho rispetto del CTS e non ho le loro competenze per parlare ma chi di dovere deve prendere le decisioni. Pretendere un protocollo così complesso per gli sport di squadra significa volere la botte piena e la moglie ubriaca. Perché stilato un protocollo,così restrittivo? Vorrei che fosse chiaro, chi decide lo faccia con trasparenza. Ci eleggono per decidere. Ma il protocollo è una richiesta della FIGC al CTS che ha risposto così. Ognuno in questa fase dà risposte ed è cauto ma si deve riflettere. Se si parte, si alle regole certe ma con buon senso. Sia per il calcio che per lo sport di base . Il CTS un passo indietro su quarantena e logistica? Più che un passo indietro serve una decisione tenendo conto di situazioni sanitarie ma anche di altri fattori e non da ultimo quello economico, perché il mondo del calcio è un'azienda e va trattato al pari di un'azienda e se saremo tutti bravi a seguire anche regole di buon senso si potrà ripartire. Perché non quarantena collettiva nel calcio? Le persone fanno una profilassi, gli atleti stanno già in una sorta di quarantena per questo un caso andrebbe gestito come un caso singolo simile ad un infortunio. Scenario? Il decreto votato prevede 600 euro ai collaboratori sportivi, si dà risposte alle società sportive su concessioni e sui suoi canoni con la proroga di entrambi. Io ho chiesto di estendere alle società sportive di base la possibilità di richiesta di prestiti come per le pmi. Inoltre chi riparte il prossimo anno deve avere azzerate le iscrizioni, i club come Porta Romana ed altri non devo cioè cioè ripagarle. Queste erano le mie idee per un aiuto allo sport di base. La norma sulla giustizia sportiva è entrata ieri nel decreto, con la soppressione di alcuni gradi di giustizia con un solo grado, mi auguro che non ci sia bisogno di applicarle comunque perché significherebbe ripartire".